Italiani e fisco: i dati del Mef sulla dichiarazione dei redditi 2017
In un'Italia a due velocità calano i redditi da lavoro autonomo e aumentano quelli da pensioni
Aumenta in numero delle dichiarazioni dei redditi presentate, ma, in un Paese a due velocità, gli italiani sono sempre più poveri. E' quanto emerge dal quadro disegnato dal Ministero dell'Economia e Finanze che ha presentato i dati relativi alle dichiarazioni dei redditi 2017.
Quanto hanno guadagnato gli italiani
Il reddito medio dichiarato ammonta a 20.670 euro, in calo dell'1,3% rispetto al 2016. Questo significa che ogni italiano ha guadagnato circa 270 euro in meno rispetto all'anno precedente che si traduce in una perdita di 5 miliardi di euro (-0,6%).
Complessivamente sono stati dichiarati 838 miliardi di euro e la dichiarazione dei redditi è stata presentata da 41,2 milioni di contribuenti, 340.000 in più rispetto al 2016 (+0,83%).
In 20,7 milioni hanno utilizzato il modello 730 (500mila in più rispetto al 2017), mentre quasi 10 milioni hanno presentato il modello "Redditi persone fisiche" cioè l'ex modello Unico.
Quanti non hanno pagato l'Irpef
Quasi 13 milioni di cittadini, però, non hanno versato un euro di Irpef. I bassi livelli reddituali hanno permesso a 10,5 milioni di persone di rientrare nelle soglie di esenzione previste dalla legge perché l'imposta lorda si azzera per effetto delle detrazioni e quindi il netto a versare risulta pari a zero. Per altri 2 milioni di soggetti, invece, il dovuto è stato compensato in toto dal bonus 80 euro del governo Renzi.
Il 45% dei contribuenti che ha presentato la dichiarazione Irpef, poi, si colloca nella fascia di reddito medio basso cioè compreso fino a 15.000 euro ed è quella che versa solo il 4% dell'Irpef totale.
La fascia tra i 15mila e i 50mila euro riguarda circa il 50% dei contribuenti per il 57% dell'Irpef totale. Solo il 5,3% dei contribuenti dichiara più di 50mila euro, versando il 39,2% dell'Irpef totale.
L'imposta netta totale dell'anno 2017 è stata di 157,5 miliardi, con una media di 5.140 euro.
Un'Italia a due velocità
Locomotiva italiana, ancora una volta, è la Lombardia che vanta un reddito medio complessivo pari a 24.720 euro seguita dalla provincia autonoma di Bolzano che dichiara 23.850 euro. Fanalino di coda è la Calabria dove la cifra media dichiarata è di 14.120 euro.
In alcune zone d'Italia a pesare è anche l'addizionale regionale che raggiunge livelli record.
In Lazio, ad esempio, è di 610 euro su una media di 410 euro di extra spese in busta paga.
La regione più economica è la Basilicata, con 270 euro. Per quanto riguarda l'addizionale comunale in media è pari a 190 euro, con il valore massimo di 250 euro registrato nel Lazio, e il valore minimo di 60 euro nella provincia autonoma di Bolzano.
Aumentano i pensionati
Sempre il Mef rende noto che il reddito da lavoro dipendente è in flessione dello 0,6%, mentre il reddito da pensione rappresenta il 30% di quello complessivo (+1,5% rispetto al 2016) e sommato a quello da lavoro dipendente raggiunge l'84% del totale dichiarato.
Il reddito medio più elevato è quello da lavoro autonomo, pari a 43.510 euro, mentre il reddito medio dichiarato dagli imprenditori (titolari di ditte individuali) è pari a 22.110 euro.
Infine il Ministero segnala che lo Stato è rientrato di 494 milioni di euro grazie alla restituzione totale o parziale del bonus da 80 europercepito indebitamente da 1,8 milioni di contribuenti.