Pmi, ecco finalmente i fondi agevolati
Imagoeconomica
Economia

Pmi, ecco finalmente i fondi agevolati

Le imprese potranno inoltrare richiesta di finanziamento in formato elettronico a partire dal prossimo 31 marzo

La decisione del governo di stanziare fondi agevolati per le Pmi risale addirittura al giugno dell’anno scorso con il cosiddetto decreto del fare. Solo in queste ore però sono finalmente arrivati i decreti attuativi che sbloccano la situazione e permetteranno alle piccole e medie aziende di accedere a risorse che, per molte realtà imprenditoriali, risulteranno assolutamente vitali. In ballo ci sono infatti circa 2,5 miliardi di finanziamenti a cui banche e intermediari finanziari potranno accedere presso la Cassa depositi e prestiti, per girarli a loro volta alle imprese a tassi decisamente agevolati.

PMI, GLI EFFETTI DEVASTANTI DELLA CRISI

Nello specifico le Pmi che otterranno i fondi, potranno contare su di un contributo a parziale copertura degli interessi, che sarà pari all’ammontare complessivo degli interessi stessi calcolati al tasso agevolato del 2,75%. Un’occasione dunque ghiotta per migliaia di piccole e medie realtà produttive, che in questa maniera potranno investire su svariati fronti. Con i finanziamenti in questione infatti sono ammessi investimenti in macchinari, impianti, beni strumentali e attrezzature nuove a uso produttivo, oltre a quelli in hardware, software  e tecnologie digitali. Importante sottolineare inoltre che con gli stessi fondi sarà anche possibile accedere a contratti di leasing, un’opportunità in più dunque per effettuare nuovi apporti strumentali alla propria impresa.

IMPRESE, SE IL FISCO DIVENTA MENO VORACE

Molto tassative le disposizioni che sono state emanate sul fronte delle modalità con cui dovranno essere effettuate le richieste. Le domande di finanziamento infatti dovranno essere trasmesse dalle imprese agli indirizzi mail delle banche convenzionate unicamente attraverso posta elettronica certificata, la cosiddetta Pec. Tra l’altro sul sito del ministero dello Sviluppo economico e su quello della Cassa depositi e prestiti è disponibile l’elenco completo degli istituti di credito che aderiscono all’iniziativa. Da notare che per richieste di finanziamento che supereranno la soglia dei 150mila euro, le aziende coinvolte dovranno accludere alla domanda il certificato antimafia.

Pronti dunque ai blocchi di partenza per non farsi scappare l’occasione. Il via, come accennato, scatterà a partire dalle ore 9 del prossimo 31 marzo. E si tratta di un’indicazione non da poco questa. Le richieste che giungeranno alle banche e da qui al ministero per un’accurata valutazione, saranno infatti prese in considerazione seguendo l’ordine cronologico di prenotazione. Dunque , vale il detto secondo cui chi prima arriva meglio alloggia. Infine è bene ricordare che il contributo agevolato verrà concesso dal ministero in quote annuali, entro sei anni dalla data di ultimazione dell’investimento per cui si è fatta domanda di incentivo.

SVILUPPO E IMPRESE, TUTTI I PROBLEMI SUL TAPPETO

I più letti

avatar-icon

Giuseppe Cordasco

Sono nato e cresciuto ad Aarau nel cuore della Svizzera tedesca, ma sono di fiere origini irpine. Amo quindi il Rösti e il Taurasi, ma anche l’Apfelwähe e il Fiano. Da anni vivo e lavoro a Roma, dove, prima di scrivere per Panorama.it, da giornalista economico ho collaborato con Economy, Affari e Finanza di Repubblica e Il Riformista.

Read More