Grecia-Russia: un'intesa economica a base di... frutta
Mosca potrebbe aiutare Atene riaprendo le esportazioni di prodotti agricoli. Un modo per ristabilire un'intesa senza irritare (troppo) Ue e Washington
Un flirt pericoloso. È quello fra il primo ministro greco Alexis Tsipras e il presidente russo Vladimir Putin, che si sono incontrati a Mosca proprio durante i lavori dell’Euro Working Group in vista del prossimo Eurogruppo. Mentre i policymaker europei perdono la pazienza dietro ai continui ritardi nei lavori per garantire un futuro economico sostenibile alla Grecia, le autorità elleniche flirtano con quelle russe. E secondo le ultime indiscrezioni dai media russi, ci sarebbe spazio per un accordo fra Mosca e Atene. Un’intesa a base di frutta.
In origine programmata per l’8 maggio, la visita ufficiale di Tsipras in Russia è stata anticipata di un mese esatto. Una data significativa per due motivi. Il primo, quello più ovvio, riguarda il rimborso di una tranche dei prestiti erogati da Fondo monetario internazionale (Fmi) ad Atene. Il Paese deve ripagare 458 milioni di euro all’istituzione di Washington entro il 9 aprile. E nonostante le indiscrezioni e i commenti di alcuni funzionari ellenici, che ipotizzavano un mancato rimborso, non c’è altra via possibile. O si ripagano i debiti o si ripagano.
Il secondo, invece, riguarda la riunione preparatoria dell’Eurogruppo del 24 aprile. Nelle stesse ore in cui Tsipras sarà a Mosca si incontreranno i funzionari governativi ellenici con quelli del resto dell’eurozona e del Brussels Group, ovvero la vecchia troika composta da Fmi, Banca centrale europea (Bce) e Commissione Ue, con l’aggiunta dello European stability mechanism (Esm). Si valuterà l’avanzamento dei lavori per la presentazione della lista di riforme strutturali che dovrà traghettare il Paese fuori dalla peggiore recessione della sua storia.
Il tono dell'incontro è stato cordiale e le comunicazioni da parte dei due capi di Governo sono andate nella direzione di una nuova "amicizia" ritrovata. Eppure le indiscrezioni su come Mosca potrebbe aiutare Atene giravano già nei giorni scorsi. In un’analisi apparsa su Moscow Times alla vigilia dell'incontro, Howard Amos ha spiegato le tre possibili vie.
- La prima vede la fornitura di un’assistenza finanziaria diretta, con il rischio di far irritare sia Europa sia Stati Uniti. Una strada difficile da percorrere per via dei risvolti diplomatici, che isolerebbero sempre più Grecia e Russia.
- La seconda riguarda la possibilità che le imprese russe investano in asset ellenici, contribuendo alle privatizzazioni richieste a gran voce da Fmi e Ue. Possibilità a cui ha anche accennato Vladimir Putin al termine della conferenza stampa con Alexis Tsipras. Ma anche in questo caso, il rischio di infastidire Bruxelles e Washington è elevato, senza contare il pericolo di uno scontro con Pechino, che ha già manifestato interesse negli investimenti in Grecia da anni.
- Infine, la terza possibile via, apparentemente più facile e immediata. Dato che prima dell’embargo russo sulle importazioni di alimenti europei imposto dopo le sanzioni economiche sancite dall’Ue contro Mosca la Grecia era uno dei maggiori esportatori di frutta, Putin potrebbe decidere di ridare via libera ad Atene. Non è un caso che Tsipras, in un’intervista a ITAR-TASS della scorsa settimana, abbia invocato un accordo per la cooperazione agricola. Del resto, la Russia importava il 40% delle fragole e il 25% delle pesche. La frutta potrebbe salvare la Grecia? Almeno nel breve termine, forse.
Dallo staff di Jeroen Dijsselbloem, presidente del consesso dei ministri finanziari della zona euro, preferiscono non commentare. "Non c’è nulla da dire, ci sono già fin troppe voci”", fanno sapere. Ma intanto è sempre più evidente che il punto di rottura nelle trattative sul futuro della Grecia siano arrivate a un punto morto. O meglio, si è giunti a un clima da Guerra Fredda. Nel weekend, infatti, il ministro ellenico delle Finanze Yanis Varoufakis ha incontrato a Washington il direttore generale del Fmi, Christine Lagarde. “Un incontro cordiale, come sempre”, fanno sapere fonti governative greche. Varoufakis ha ripetuto che saranno onorati tutti gli impegni assunti con l’istituzione di Washington. In particolare, i rimborsi dei prestiti, fra cui quello che scade fra due giorni. Infatti, la Lagarde ha sottolineato la sua tranquillità. "Siamo d'accordo sul fatto che l'incertezza non è nell'interesse della Grecia e prendo atto con soddisfazione della conferma da parte del ministro che il versamento dovuto al Fmi sarà effettuato il 9 aprile", ha detto.
Inoltre, Varoufakis ha spiegato che non ci sarà alcun flirt con la Russia per ottenere un sostegno finanziario in caso di totale deragliamento delle negoziazioni con i partner europei. “Ho detto più volte che la soluzione alla crisi greca è una questione della famiglia europea e sarà trovata all'interno dell'Ue”, ha ribadito Varoufakis. E sull’incontro ufficiale fra Tsipras e Putin, nessuna dietrologia: "Non è un mistero che la Grecia voglia migliorare le relazioni e sviluppare la cooperazione con i Paesi non-Ue sulla base di interessi comuni". E gli interessi comuni potrebbero essere a base di fragole e pesche.