Grecia, tutte le scadenze prima del fallimento
Riunione dell'Eurogruppo il 18 giugno, vertice Ue il 25 e pagamenti il 30 giugno. Ecco le tappe che separano Atene dal rischio di default
Passano i giorni, le ore e i minuti, ma dalle trattative tra Atene e Bruxelles non giunge alcuna novità positiva. Il possibile salvataggio della Grecia dal fallimento, che è legato a un difficile accordo tra il governo ellenico e i suoi creditori europei sulle riforme da attuare, si sta trasformando sempre di più in una lotta contro il tempo. Ecco, di seguito, una “carrellata” sulle scadenze più importanti che si profilano all'orizzonte, prima che la Grecia finisca ancora in bancarotta.
16 giugno: trattative a oltranza
Si riunisce oggi a Bruxelles l’Euro Working Group. Si tratta di un organismo composto da tecnici che hanno il compito di preparare il summit dell'Eurogruppo, la riunione dei ministri dell'economia e delle finanze dell'eurozona, in agenda per giovedì 18 giugno. Al momento, sembra difficile che nella giornata di oggi giungano novità di rilievo sul fronte delle trattative tra Ue e Grecia.
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18 giugno: l'Eurogruppo
E' probabilmente la data più significativa per capire quale piega sta prendendo la crisi greca. In Lussemburgo si riunisce infatti l'Eurogruppo, cioè il coordinamento dei ministri dell'economia e delle finanze dell'Eurozona. Saranno ovviamente presenti il ministro greco delle finanze, Yanis Varoufakis, e il suo collega tedesco Wolfgang Schaeuble, che rappresentano le parti contrapposte nelle trattative. Dalla riunione dell'Eurogruppo, dovrebbe arrivare una prima soluzione per il slavataggio delle Repubblica Ellenica. Altrimenti, la probabilità di un default di Atene comincerà a salire vertiginosamente.
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25 giugno: il vertice Ue
Si riuniscono a Bruxelles, per due giorni, i capi di stato e di governo dell'Unione Europea. Se l'Eurogruppo avrà già trovato un accordo sulla Grecia prima di questa data, il summit dei capi di stato Ue sarà l'occasione per sancire definitivamente l'intesa. Altrimenti, il vertice sarà davvero infuocato e rappresenterà l'ultima occasione per salvare la Repubblica Ellenica dal default, alla presenza del suo primo ministro, Alexis Tsipras.
30 giugno: tempo scaduto
Se entro la fine di questo mese non giungeranno novità significative (cioè se non vi sarà un accordo sulle riforme che Atene deve attuare in cambio di una dilazione dei pagamenti ai creditori), allora il fallimento della Grecia potrebbe davvero trasformarsi in realtà. Il 30 giugno scade infatti un pagamento da 1,5 miliardi di euro che Atene deve al Fondo Monetario Internazionale (Fmi). Se la Grecia non avrà i soldi per saldare il conto (al momento non li ha), riceverà un primo ammonimento dall'Fmi per i 30 giorni successivi e poi sarà dichiarata insolvente.