Boeing, fine dello sciopero con l’appoggio di Biden
Joe Biden: “Abbiamo dimostrato che la contrattazione collettiva funziona”
Nella serata di ieri, Lunedì 4 novembre, i lavoratori della Boeing della costa occidentale degli Stati Uniti hanno accettato la nuova offerta di contratto ponendo fine a un duro sciopero durato sette settimane che ha bloccato la maggior parte della produzione di aeromobili, aggravando la crisi finanziaria del costruttore. Il sindacato Iam ha affermato che il 59% degli iscritti ha votato a favore del nuovo contratto (circa 26.000 persone), ottenendo così un aumento salariale del 38% distribuito su quattro anni, allentando così la pressione sul nuovo Ceo di Boeing, Kelly Ortberg, dopo che, nelle ultime due settimane, due precedenti offerte erano state respinte. Immediatamente le azioni del produttore di aerei sono aumentate di quasi il 2% nelle contrattazioni preapertura dei mercati. Jon Holden, il principale negoziatore del sindacato, dopo l'annuncio dell’accordo ha dichiarato: “Questa è una vittoria dalla quale usciamo a testa alta, ora tocca a noi tornare al lavoro”. Contemporaneamente, in un messaggio ai dipendenti, Kelly Ortberg ha detto di essere contento che il sindacato avesse ratificato l’accordo: “Sebbene gli ultimi mesi siano stati difficili per tutti noi, siamo parte della stessa squadra, c'è molto lavoro da fare per tornare all'eccellenza che ha reso la Boeing un'azienda iconica”. Dal 13 settembre scorso erano fermi circa 33.000 operai delle linee B-737 Max, l’aeroplano commerciale più venduto di Boeing, così come le maestranze che operavano sui più grandi B-767 (linea che alimenta anche le aerocisterne militari) e B-777. Boeing ha anche promesso di costruire il suo prossimo modello di aeroplano nell'area di Seattle, mentre il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e l’attuale Segretaria per il Lavoro Julie Su, che hanno facilitato i colloqui contrattuali, si sono congratulati con i lavoratori e l'azienda per l'esito: “Abbiamo dimostrato che la contrattazione collettiva funziona”, ha detto Biden a margine di un discorso sulle elezioni in atto in queste ore. Boeing ha affermato che la Segretaria Su è stata determinante nel far avanzare entrambe le parti verso il raggiungimento di un accordo, mentre Biden ha sostenuto in modo particolare i sindacati anche il giorno prima che gli americani si recassero alle urne per scegliere il suo successore. Non è certo tutto risolto per Boeing, che impiegherà settimane per ripristinare i ritmi di produzione e mesi per aumentare il flusso di cassa, anche perché, stante a notizie interne alla fabbrica, la linea dei B-737 Max non potrà raggiungere le 38 unità al mese previste prima dello sciopero. Intanto il sindacato International Association of Machinists and Aerospace Workers (Iam), ha reso noto che da domani i lavoratori potranno iniziare a tornare a costruire aerei, mentre l’azienda ha precisato che alcune persone dovranno essere riqualificate a causa del prolungato periodo di fermo. Si calcola che lo sciopero sia costato a Boeing circa cento milioni di dollari al giorno in mancati guadagni, spingendo il produttore di aerei a raccogliere 24 miliardi di dollari dagli investitori la scorsa settimana nel tentativo di preservare il suo livello di credito. Dal canto suo, il Ceo Ortberg deve ora ripristinare i rapporti con i lavoratori dell’area Pacifico nord-occidentale che hanno scioperato per sfogare la rabbia accumulata in un decennio di mancati aggiornamenti salariali rispetto all'inflazione e al costo della vita nell'area di Seattle, cresciuta di parecchie volte. Il 40% circa dei lavoratori ha invece rifiutato l’accordo. L’agenzia Reuters riporta le parole di un lavoratore schierato per il no, Thomas Amilowski, assegnato alla linea B-777, che avrebbe dichiarato: “Sono demoralizzato per usare un eufemismo, la dirigenza del sindacato, che aveva sostenuto l'offerta nella prima votazione, clamorosamente respinta da quasi il 95% dei membri, aveva una mentalità disfattista. Ora con il 59% di adesioni è evidente che c’è chi non è contento del voto.” Intanto però Boeing ha fatto sapere che tra quattro anni, quando l’applicazione del nuovo contratto sarà completata, la paga media annuale dei lavoratori sarà di 119.309 dollari, in aumento rispetto ai 75.608 precedenti. Stando agli analisti finanziari, l'aumento di stipendio potrebbe aggiungere 1,1miliardi di dollari alla massa salariale di Boeing nei prossimi quattro anni, mentre un bonus di 12.000 dollari per ogni membro del sindacato potrebbe comportare un’uscita di altri 396 milioni di dollari.