Pirelli: il governo avvia la procedura per possibile violazione Golden Power
Esito tra 120 giorni. Sul tavolo la tutela dell'autonomia del gruppo della Bicocca
Manager con doppio ruolo: in Cnrc e in Pirelli. E così il governo italiano ha avviato un procedimento amministrativo per la possibile violazione del Golden Power. Non sarebbe infatti garantita l’assenza di collegamenti organizzativi-funzionali tra il gruppo della Bicocca e quello cinese.
Con Golden Power si fa riferimento a uno strumento normativo introdotto in Italia nel 2012, che permette al governo di intervenire a tutela dei settori strategici nazionali, in ambiti come difesa, telecomunicazioni, energia, infrastrutture e sicurezza cibernetica. Questo potere speciale concede all’esecutivo la facoltà di bloccare, limitare o subordinare fusioni e acquisizioni di aziende italiane che operano in settori cruciali per la sicurezza e l’interesse pubblico, come nel caso di Pirelli, azienda leader nel settore degli pneumatici.
I cinesi sono entrati in Pirelli nel 2015, quando Cnrc fece ingresso nell’azienda milanese, provocando sia aspettative per il potenziamento di Pirelli sui mercati internazionali, sia preoccupazioni sulla crescente influenza di Pechino in settori chiave dell’economia italiana. Il 31 ottobre, una settimana fa, Marco Polo International Italy (MPI), per conto di Cnrc (parte del colosso statale ChemChina), ha notificato a Pirelli l’avvio del procedimento, come richiesto dalla Presidenza del Consiglio. Al centro del procedimento c’è la volontà di accertare il rispetto delle prescrizioni imposte dal decreto di giugno 2023, che esigeva l’assenza di collegamenti funzionali e organizzativi tra Pirelli e Cnrc.
Il governo italiano vuole garantire che le operazioni strategiche e le decisioni di Pirelli restino autonome, evitando che la storica azienda subisca influenze dirette o indirette dal gruppo cinese. L’attenzione dell’esecutivo si concentra sul ruolo di alcuni consiglieri che rivestono funzioni manageriali anche in società controllate da Cnrc. Questo doppio incarico potrebbe compromettere l’indipendenza decisionale di Pirelli, motivo per cui il governo ha avviato una verifica. In caso di conferma della violazione, l’esecutivo potrebbe imporre condizioni restrittive o richiedere modifiche agli assetti societari. Cnrc ha risposto dichiarando di ritenere di aver sempre rispettato le norme previste dal decreto Golden Power.
L’esito del procedimento (a disposizione 120 giorni) sarà cruciale non solo per Pirelli, ma per definire il futuro degli investimenti stranieri nei settori strategici italiani. L’obiettivo è un risultato che riesca a conciliare sicurezza nazionale e competitività globale.