inflazione
(Ansa)
Economia

La verità sull'inflazione (che non c'è)

Mariano Bella (Confcommercio) spiega leggendo i dati degli ultimi mesi la verità sulla crescita dei prezzi

“L’inflazione non c’è più” dichiara Mariano Bella, Direttore studi Confcommercio, che spiega che se si osservano i dati nel medio - lungo termine l’inflazione risulta essere inesistente.

«Certo - dice Bella - i prezzi continuano a rimanere elevati, ma questa è un’eredità del 2022, che ci continueremo a portare avanti: i dati di dicembre, ultima rilevazione Istat, mostrano come l’inflazione abbia registrato un +0,6% su base annuale e +0,2% su base mensile. Nel dettaglio si può osservare una prima contrazione dei prezzi, soprattutto per i beni tecnologici, mentre per zucchero, riso, olio, pasta un leggero aumento, che però, c’è da dire, che non incide particolarmente sulla spesa familiare. L’Istat ha infatti certificato come per le famiglie con minori capacità di spesa, l’inflazione è rallentata in maniera marcata sin dal primo trimestre dell’anno, passando da +18,4% dell’ultimo trimestre 2022 a +12,5%, proseguendo con rallentamenti della crescita sia nel secondo (+9,4%) che nel terzo trimestre (+6,7%) fino a segnare un’inversione di tendenza portandosi a -1,4% nel quarto trimestre dell’anno. Questo a significare che tutte le misure messe in campo dal governo per dare un sostegno economico alle fasce più deboli della popolazione sono servite».

Un’inflazione che potrebbe subire ancora degli scossoni per due motivi:

-I vari paesi dell’Ue stanno iniziando a togliere i diversi sussidi economici (es: Italia riporta Iva bollette dal 5 al 22%). La Germania ha iniziato a rimuovere i vari sussidi a dicembre 2023 e questo ha portato ad un aumento dell’inflazione Ue dal 2,4 al 2,9%. Questo a sottolineare che il rallentamento dei vari aiuti potrebbe provocare alcuni scossoni.

-La crisi sul Mar Rosso. Se la situazione dovesse peggiorare si potrebbero registrare tensioni sui prezzi e dunque avere degli effetti sull’inflazione che potrebbe tornare a crescere. Per il momento, sottolinea Bella, non ci sono impulsi inflazionistici.

Christine Lagarde: in estate (forse) taglio dei tassi

Parlando a Bloomberg Tv a margine del World Economic Forum di Davos, il presidente della Bce, Christine Lagarde, ha spiegato come c’è "probabilmente un consenso per un taglio dei tassi di interesse entro l'estate". "Direi che è anche probabile, ma devo essere cauta, perché stiamo anche dicendo che dipendiamo dai dati e c'è ancora un livello di incertezza e alcuni indicatori non sono ancorati al livello in cui vorremmo vederli". Il riferimento è alle questione geopolitiche e alla riduzione delle varie agevolazioni fiscali da parte dei vari stati dell’Ue. Allo stesso tempo, il presidente della Bce, pur riconoscendo il consenso che si sta formando, ha anche affermato che le scommesse dei mercati su tagli aggressivi dei tassi "non aiutano la nostra lotta contro l'inflazione, se le anticipazioni sono tali da far pensare che siano troppo alte rispetto a ciò che probabilmente accadrà". Dichiarazioni prudenti che però non piacciono Unimpresa che sottolinea come questo comportamento continua a pesare sui tassi d’interesse sui prestiti bancari che continuano a rimanere troppo alti e sulla stretta al credito che sta mettendo in seria difficoltà famiglie e imprese.

I più letti

avatar-icon

Giorgia Pacione Di Bello