Intesa-Generali: i numeri del colosso bancario-assicurativo
Un gigante con quasi 900 miliardi di euro in gestione. Cosa nascerebbe dall’unione tra la prima banca e la maggiore compagnia assicurativa italiane
Le cifre, messe tutte assieme, sono senza dubbio da capogiro. Se Intesa Sanpaolo facesse la scalata alle Generali, cioè alla maggiore compagnia assicurativa italiana (terza in Europa), nascerebbe un gigante con quasi 900 miliardi di euro di risparmi in gestione e con in pancia ben 150 miliardi di euro di titoli di stato italiani. Ecco, nelle schede seguenti, qualche numero in più sul (forse) nascituro colosso Intesa-Generali (CLICCA SU AVANTI).
I numeri di Generali
Oggi Generali ha perso un po’ di smalto rispetto ai maggiori concorrenti ma resta pur sempre la terza compagnia assicurativa in Europa. La raccolta premi annua ammonta a 70 miliardi di euro circa di cui il 70% nel ramo Vita. Nel complesso gestisce quasi 500 miliardi di euro di risparmi. I francesi di Axa raccolgono invece più di 90 miliardi l’anno mentre i tedeschi di Allianz superano 76 miliardi. Nell’ultimo esercizio l’utile netto è stato di 2 miliardi di euro. Il gruppo del leone di Trieste è presente in oltre 60 Paesi con 430 società e quasi 76 mila dipendenti. In Italia controlla anche Banca Generali, specializzata nella gestione del risparmio dove “amministra” oltre 45 miliardi di euro (CLICCA SU AVANTI).
I numeri di Intesa Sanpaolo
Intesa Sanpaolo è il gruppo bancario leader in Italia con oltre 4mila filiali e 11,1 milioni di clienti. E’ presente anche in 12 paesi stranieri nell’Europa dell Est e nel Medio Oriente e in Nord Africa, con 1.200 sportelli e 7,9 milioni di clienti delle banche controllate. In Italia, oltre alla presenza come banca commerciale, Intesa SanPaolo controlla importanti società nel settore del risparmio gestito: Eurizon Capital (284 miliardi di asset sotto forma di fondi di investimento), Fideuram Ispb (190 miliardi circa gestiti e amministrati) e Intesa Sanpaolo Vita (compagnia assicurativa che gestisce oltre 140 miliardi di euro). (CLICCA SU AVANTI).
Il gigante dopo l’aggregazione
Dall’unione tra Generali e il gruppo Intesa Sanpaolo nascerebbe un colosso che gestisce quasi 890 miliardi di euro con una quota di mercato nell’industria del risparmio gestito nazionale abbondantemente superiore al 40%. Ovviamente, in caso di matrimonio sarebbe necessaria una riorganizzazione del neonato gruppo poiché ci sono società controllate che operano nello stesso segmento di business. E’il caso per esempio di Banca Generali e Fideuram Ispb, oppure di Generali Italia e Intesa Sanpaolo Vita (CLICCA SU AVANTI).
Il possibile spezzatino
Nel caso di una scalata a Generali, non è escluso però che Intesa Sanpaolo scelga la soluzione- spezzatino, vendendo alcune attività che la compagnia assicurativa detiene all’estero. Nei mesi scorsi si è parlato di un interessamento di Allianz per le attività di Generali in Francia che, secondo le stime degli analisti Ubs, valgono da sole 4,4 miliardi di euro. Gli stessi esperti di Ubs ritenono che, in caso un una vendita a pezzi delle attività dei Generali, i singoli asset potrebbero acquistare valore rispetto a quello hanno oggi all’interno di un unico gruppo (CLICCA SU AVANTI)