I paesi migliori per lo sviluppo dell'economia digitale
Una ricerca firmata da Tufts University e Mastercard svela le nazioni che brillano di più per innovazione. In pole position Norvegia e Svezia
Le principali economie digitali sono a rischio di perdere il loro primato. L’allarme arriva da uno studio firmato dalla Tufts University in partnership con Mastercard e rilanciato da Bloomberg. La ricerca ha preso in considerazione 60 Paesi e 170 indicatori, come la penetrazione della banda larga mobile e le leggi sulla proprietà intellettuale. Il risultato è il Digital Evolution Index che misura l’evoluzione dei parametri nella finestra 2008 - 2015, valutando la relazione fra domanda e offerta nell’economia digitale, il supporto delle istituzioni e la velocità dell’innovazione.
Ai primi posti
Norvegia, Svezia, Corea del Sud e Svizzera battono Stati Uniti e Giappone, ma anche paesi come la Nuova Zelanda, Singapore e gli Emirati Arabi Uniti conoscono una stagione di grande fermento per l'economia digitale. La Nuova Zelanda, che guida il gruppo di Digital 5 a cui fanno capo governi orientati al digitale come Estonia, Israele, Corea del Sud e Regno Unito, si è posizionata come la destinazione ideale per gli imprenditori tecnologici. Anche l’Estonia si fa notare per il fatto che la maggior parte dei servizi pubblici sono accessibili online.
Le ragioni del successo e dell’insuccesso
Nella maggior parte dei casi, questi paesi devono dire grazie a una volontà politica e a un coordinamento nell’ambiente digitale che gli ha permesso di posizionarsi all’avanguardia nel settore. Per contro, realtà come gli Stati Uniti scontano il peso di limitati investimenti in infrastrutture digitali, nonostante un’ampia popolazione di consumatori che utilizzano la rete per i propri acquisti e la presenza di venture capitalist che investono in start-up.
Occasioni per riflettere
Dietro al successo dei paesi al vertice della classifica ci sono scelte ben precise. La Norvegia e la Finlandia, per esempio, sono state le prime a sancire il diritto all’accesso alla banda larga. E se alcune economie come la Russia, l’Arabia Saudita e la Turchia risentono di sanzioni internazionali e del peso dell'instabilità geopolitica, la corruzione non ha fermato la corsa della Cina che è al primo posto per la crescita digitale, seguita da Malesia, Bolivia, Kenya e Russia.
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