Le migliori banche del 2016
Da Fineco a Banca Generali, passando per Mediolanum, Fideuram Ispb e il Banco di Sardegna. Ecco gli istituti più solidi
Tassi d'interesse a zero e mercati molto volatili, spesso traballanti. E' lo scenario in cui si sono mosse nel 2016 le banche italiane, molte delle quali hanno perso redditività. Ci sono però alcuni istituti che, pur in un contesto di mercato sfavorevole, hanno registrato una crescita dei profitti o della raccolta. Si tratta per lo più di realtà come Fineco, Mediolanum, Banca Generali o Fideuram, che si dedicano prevalentemente alla gestione del risparmio e hanno una solidità patrimoniale molto alta, misurata in base al Common Equity Tier 1 (cet-1). Si tratta di un parametro che calcola il rapporto tra il capitale di una banca e le sue attività impiegate sul mercato, come per esempio i prestiti concessi alla clientela o i titoli obbligazionari posseduti Ma ecco, di seguito, una panoramica sulle migliori banche del 2016.
Fineco
Nei primi 9 mesi del 2016, Fineco ha realizzato un utile netto di 162, milioni di euro (+9,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso) e ricavi totali di 420,7 milioni (+3,3% su base annua). La banca partecipata dal gruppo UniCredit ha un business molto diversificato, che spazia dal trading alla consulenza finanziaria, passando per i normali servizi bancari. L'indice di solidità patrimoniale (il cet-1) è molto alto, pari al 23,4%.
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Banco di Sardegna
Nel primi 9 mesi dell'anno, il Banco di Sardegna ha registrato un risultato netto consolidato di 56,7 milioni, in crescita rispetto agli 11,3 milioni di settembre 2015. Il coefficiente di solidità patrimoniale cet1 ratio si è attestato al 28,74% e si è confermato tra i migliori del sistema bancario italiano.
Mediolanum
Nei primi tre trimestri dell'anno, il gruppo guidato da Massimo Doris ha confermato di avere un indice di solidità patrimoniale alto, con un cet-1 pari al 20,4%. L'utile netto si è invece attestato a 305 milioni di euro (-2% in rapporto allo stesso periodo del 2015). La raccolta della società tra i risparmiatori ha continuato però a crescere e il patrimonio gestito è arrivato a 74,28 miliardi di euro(+11% in rapporto allo stesso periodo del 2015).
Fideuram Ispb
Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking (il polo del risparmio gestito che fa capo a Intesa Sanpaolo) ha chiuso i primi tre trimestri dell'anno con utile netto consolidato di 585 milioni di euro (in flessione del 2% sul primo trimestre del 2015). La raccolta netta è risultata positiva per 5,9 miliardi (+5%), mentre l'indice di solidità patrimoniale cet-1 si è attestato al 16,4%, sopra la media del mercato.
Banca Generali
Nei primi 9 mesi dell'anno, la banca che fa capo al gruppo assicurativo Generali ha realizzato un utile netto di 118,6 milioni di euro, in calo rispetto ai 166 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente (anche se nel terzo trimestre c'è stato un forte recupero. E' aumentata sensibilmente la raccolta tra gli investitori e i risparmiatori, con il patrimonio gestito che ha oltrepassato i 45 miliardi di euro (+15%). L'attività di Banca Generali concentrata sulla gestione del risparmio consente all'istituto di avere un indice di solidità patrimoniale cet-1 pari al 15.3%, ben più alto della media e in miglioramento rispetto al 2015.