Lotta all’evasione, ecco da dove arrivano i soldi recuperati
Dei 19 miliardi in più incassati nel 2016 dall’Agenzia delle entrate, 10,5 giungono da attività di controllo e 4,1 dalla volonturay disclosure
Buone notizie per il fisco italiano che nel 2016 è riuscito a recuperare ben 19 miliardi di euro grazie alla lotta all’evasione. Numeri che sono stati forniti con soddisfazione dall’Agenzia delle entrate che contestualmente ci ha tenuto ad evidenziare come l’azione di contrasto all’elusione, l’anno scorso, si sia concentrata soprattutto sui grandi contribuenti a tutto beneficio dei privati cittadini. Numeri importanti, ma che restano ancora insoddisfacenti se si considera che rappresenterebbero poco più di un 10% del totale dell’evasione stimata in Italia. A questo proposito solo qualche settimana fa, in un’audizione in Parlamento, Giorgio Toschi, Comandante generale della Guardia di Finanza aveva infatti denunciato che il gettito fiscale mancante nel nostro Paese era pari almeno a 110 miliardi di euro. In ogni caso, i dati del 2016 fanno ben sperare anche perché segnano un record, visto che risultano quasi del 30% superiori a quelli del 2015, quando il gettito recuperato era stato pari a 14,9 miliardi di euro. Ma vediamo nel dettaglio da dove sono arrivati in più incassati l’anno scorso.
Attività di controllo
Circa 10,5 miliardi di euro, dei 19 recuperati grazie alla lotta all’evasione fiscale, derivano dalle normali attività di controllo e di ispezione che sono risultate tra l’altro in crescita del 36% rispetto al 2015. Da notare, come già accennato, che l’anno scorso gli agenti del fisco hanno deciso di puntare soprattutto sulla grane evasione. Non sorprende allora che nel 2016 l’Agenzia delle entrate abbia controllato il 40,3% di grandi contribuenti, il 15,3% di imprese di medie dimensioni e solo l’1,4% di imprese di piccole dimensioni e di lavoratori autonomi. I controlli sulle persone fisiche sono stati invece soltanto circa 280mila.
Liquidazioni
La seconda voce per entità finanziaria nella lotta all’evasione è quella relativa alle liquidazioni, che hanno fatto segnare incassi per 8 miliardi di euro, in aumento quasi del 16% rispetto al 2015. In particolare, su questo fronte ci sono da segnalare i 4,8 miliardi di euro, recuperati con la riscossione coattiva da Equitalia, che fanno segnare un +9% sul 2015.
Voluntary discoluser
I risultati ottenuti con le norme sul rientro dei capitali dall’estero, la cosiddetta voluntary disclosure, rappresentano certamente una delle sorprese maggiori. Nel 2016 infatti è stato possibile, attraverso questa fonte, recuperare gettito per circa 4,1 miliardi di euro. Un’enormità, se si pensa che nel 2015, con la stessa normativa, si erano incassati poco più di 200 milioni di euro.
Versamenti spontanei
Particolare soddisfazione è stata poi espressa dall’Agenzia delle entrate per i cosiddetti versamenti spontanei, quelli cioè frutto della ricezione, da parte dei contribuenti, di semplici alert, ovvero di lettere di compliance. Sono stati ben 500 i milioni di euro incassai in questo modo, segno che la nuova politica di collaborazione con i contribuenti inaugurata dal nostro fisco ha funzionato, spingendo ben 222mila di loro a rimediare autonomamente a eventuali errori, senza incappare così in un accertamento.