Luxottica-Essilor: 6 cose da sapere sulla maxi-fusione
Tutti i dettagli dell'operazione che fa nascere un polo dell'occhialeria da 15 miliardi di euro di ricavi, 50 di capitalizzazione e 140 mila dipendenti
Con una fusione da 50 miliardi di euro di capitalizzazione tra l'italiana Luxottica e la francese Essilor nasce un gigante dell'ottica. La notizia, anticipata dal Financial Times, è stata ufficializzata oggi dalle due aziende. Il patron di Luxottica, Leonardo Del Vecchio, sarà l'azionista di maggioranza e avrà il controllo del 31% e il ruolo di presidente della nuova società con poteri esecutivi condivisi con il francese Hubert Sagnieres. Ma ecco i dettagli della maxi operazione [CLICCA SU AVANTI]
L'obiettivo
"Integrazione di due player globali e complementari nel settore dell'eyewear per rispondere ai crescenti bisogni di cura della vista e alla domanda dei consumatori per marchi di alta gamma". Questo lo scopo della fusione tra Essilor e Luxottica, come indica un comunicato. L'intenzione è dare risposta ai bisogni relativi alla vista di 7,2 miliardi di persone, 2,5 miliardi delle quali non hanno ancora accesso a una correzione visiva.
I numeri
Dall'aggregazione nasce un'azienda con ricavi aggregati per oltre 15 miliardi di euro, circa 140.000 dipendenti e vendite in oltre 150 Paesi. Nel dettaglio, Delfin si impegna "irrevocabilmente" ad apportare le proprie azioni Luxottica ad Essilor sulla base di un concambio di 0,461 azioni Essilor per 1 azione Luxottica. Il closing e' previsto per il secondo semestre del 2017, subordinatamente alla realizzazione di tutte le condizioni sospensive, e sarebbe seguito dall'offerta pubblica obbligatoria sulla totalità delle rimanenti azioni di Luxottica in circolazione.
L'operazione di scambio
L'operazione consisterebbe in una combinazione strategica delle attività di Essilor e Luxottica, mediante: il conferimento in Essilor da parte di Delfin dell'intera partecipazione da essa detenuta in Luxottica (pari a circa il 62%), a fronte dell'assegnazione di azioni Essilor di nuova emissione sulla base del rapporto di scambio pari a 0,461 azioni Essilor per 1 azione Luxottica, conferimento che dovrà essere approvato dall'assemblea dei soci di Essilor.
Successivamente, Essilor promuoverebbe un'offerta pubblica di scambio obbligatoria, ai sensi della legge italiana, sulla totalità delle rimanenti azioni Luxottica in circolazione, al medesimo rapporto di scambio, finalizzata al de-listing delle azioni Luxottica.
La nuova holding
Essilor diverrebbe una società holding col nuovo nome di "EssilorLuxottica", a seguito del conferimento di tutte le sue attività operative in una società da essa interamente partecipata, che assumerà la denominazione Essilor International, e del conferimento da parte di Delfin delle proprie azioni Luxottica. Delfin deterrebbe una partecipazione al capitale di EssilorLuxottica compresa tra il 31% e il 38%1, divenendone il primo socio.
I diritti di voto di tutti i soci di EssilorLuxottica sarebbero limitati al 31% e sarebbe eliminato ogni diritto di voto doppio. L'operazione è soggetta alla procedura di informazione e consultazione dei rappresentanti dei lavoratori di Essilor prevista dalla legge francese.
Il management
Il presidente di Luxottica, Leonardo Del Vecchio, assumerebbe la carica di presidente esecutivo e amministratore delegato di EssilorLuxottica. Il presidente e ceo di Essilor, Hubert Sagnieres, assumerebbe la carica di vice presidente esecutivo e amministratore delegato di EssilorLuxottica, con i medesimi poteri di Del Vecchio.
I due manterrebbero le rispettive cariche di presidente di Luxottica e di presidente e amministratore delegato di Essilor. Il cda di EssilorLuxottica sarebbe composto da sedici amministratori. Otto amministratori nominati da Essilor e otto nominati da Delfin, che comprenderebbero Leonardo Del Vecchio, tre rappresentanti di Delfin e quattro amministratori indipendenti.
Prossimi passi
I prossimi passi saranno l'avvio della procedura di informazione e consultazione con le rappresentanze dei lavoratori di Essilor; la ralizzazione delle condizioni sospensive all'operazione, che comprendono la decisione dell'AMF di concedere un'esenzione dall'obbligo di Delfin di promuovere un'offerta pubblica obbligatoria sulle azioni di Essilor, l'approvazione dell'operazione da parte dell'assemblea dei soci di Essilor, nonchè dei soci di Essilor portatori di azioni a voto doppio (convocati in un'apposita assemblea speciale di categoria), le autorizzazioni delle competenti autorità antitrust. Advisor finanziari sono Citigroup Global Markets Limited e Rothschild & CO per Essilor, Mediobanca per Delfin. Advisor legali, Cleary Gottlieb Steen & Hamilton LLP per Essilor, BonelliErede e Bredin Prat per Delfin.