Manovra 2018, gli aumenti in vista per gli statali
I dipendenti pubblici avranno in media 85 euro lordi in più al mese, dopo anni di blocco degli stipendi. Una tantum per gli arretrati
Il tavolo si aprirà mercoledì prossimo, 5 novembre. E' quello attorno al quale si riuniranno governo e sindacati per definire nel dettaglio come verranno pagati i prossimi aumenti di stipendio degli statali, di cui si parla da mesi ma che devono essere ancora liquidati. L’accordo era già scritto nero su bianco dal dicembre scorso quando l'esecutivo ha dato disco verde agli incrementi di stipendio dei dipendenti pubblici, dopo molti anni di blocco delle retribuzioni.
L’occasione per ritoccare all’insù isalari è ovviamente la Legge di Stabilità del 2018, cioè la manovra economica del prossimo anno, presentata nelel scorse settimane (assieme a un decreto fiscale). Poiché gli aumenti vengono riconosciuti anche per i mesi del 2017 già trascorsi, bisognerà stabilire in che modo saranno pagati gli arretrati. L'ipotesi più accreditata è che vi sia un versamento una tantum in busta paga, in una data ancora da concordare.
Fine dell'austerity
L’aumento sarà di 85 euro lordi al mese, e andrà agli statali di tutte le categorie, dagli insegnanti al personale sanitario, dagli impiegati degli enti locali sino ai carabinieri e poliziotti.
Si tratta di una misura che interrompe un lungo periodo di austerity, visto che i dipendenti pubblici hanno avuto le retribuzioni ferme dal 2010, per volontà di tutti i governi che si sono avvicendati nell'ultimo quinquennio, da Berlusconi a Monti fino ad arrivare a Letta e Renzi. Ora, però, l'attuale esecutivo sembra intenzionato a mettere fine alla stagione dei blocchi salariali.
Inoltre dovrebbe essere studiato un modo per salvaguardare anche i circa 800mila statali che, ricevendo un aumento di 85 euro lordi, rischiano di superare la soglia di 24-26mila euro di reddito, al di sotto della quale si ha diritto a ricevere gli 80 euro netti previsti con il Bonus Irpef.
Le medie degli stipendi
Ecco una panoramica di quanto guadagnano attualmente gli statali.
I dipendenti di Regioni, Province e Comuni percepiscono mediamente 27.900 euro lordi all'anno (Dati Aran) mentre quelli del comparto Istruzione hanno un stipendio di 28.169 euro lordi ogni 12 mesi.
Un po' meglio se la passano gli addetti del Servizio Sanitario Nazionale e i Vigili del Fuoco (tra 30 e 31mila euro) o le Forze Armate e i poliziotti (37-38mila euro). I più fortunati sono però gli statali che lavorano nelle Università (42mila euro circa di stipendio lordo medio) e quelli della Authority indipendenti (ben 73.810 euro annui).Nel 2018, dunque, tutte queste cifre verranno ritoccate verso l’alto.
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