Manovra bis 2017, le cose da sapere
Le novità in arrivo per accise, iva e tagli alla spesa con la misure messe in cantiere dal governo per far quadrare i conti pubblici
Tagli alla spesa, aumenti della benzina e delle sigarette, sforbiciata ai crediti d'imposta e nuove regole per il pagamento dell'iva, studiate per combattere l'evasione fiscale. Sta prendendo corpo la manovra-bis del governo Gentiloni, cioè un insieme di misure ideate dal ministro dell'economia, Pier Carlo Padoan, per recuperare 3,4 miliardi di euro nel bilancio pubblico, come chiesto dall'Europa. Ecco, di seguito, una panoramica sui provvedimenti in arrivo, forse in due tempi, tra febbraio e primavera (CLICCA SU AVANTI).
Accise (aumenti di benzina e sigarette)
Tecnicamente si chiama riordino delle accise. Nella pratica si tratta di un aumento delle tasse sulla benzina e i tabacchi. Il governo sembra infatti intenzionato a rastrellare almeno 1,5 miliardi di euro aumentando di circa 2 centesimi al litro il prelievo sui carburanti e forse di 10 centesimi il costo delle sigarette.
Iva
Le aliquote dell'iva non aumenteranno. Ci saranno però nuove regole per il pagamento dell'imposta, con l'estensione dello split payment e del reverse charge. Si tratta di un sistema di versamento dell'iva che fa ricadere l'onere di versare il dovuto su chi compra un bene e non su chi lo vende (come avviene nella maggioranza dei casi). L'obiettivo è prevenire le frodi fiscali che con questo meccanismo, a quanto pare, sono più difficili da attuare.
Tagli alla spesa
Secondo le indiscrezioni che circolano in questi giorni, circa 800 milioni di euro dovrebbero essere recuperati attraverso una riduzione della spesa. I tagli in vista saranno probabilmente semi-lineari. In altre parole, la spesa verrà abbassata in maniera trasversale un po' in tutte le aree della pubblica amministrazione. In alcuni settori “delicati”, però, la percentuale dei tagli sarà meno significativa della media.
Agevolazioni fiscali
Una piccola parte della manovra, probabilmente non più di 150 milioni di euro, verrà effettuata con un taglio dei crediti d'imposta, cioè di alcune agevolazioni fiscali alle imprese. Anche in questo caso, come per la riduzione della spesa, il governo sembra intenzionato a usare il bisturi, penalizzando alcuni settori e non toccando altri.