Nobel per l'Economia, i sei candidati
Cinque economisti e un sociologo, ecco chi potrebbe aggiudicarsi il premio
La settimana dei Nobel
La settimana dei Nobel è iniziata e le nuove medaglie per Medicina, Fisica e Chimica sono già state assegnate. Il primo se lo sono aggiudicati i coniugi norvegesi Edvard e May-Britt Moser e il britannico-americano John O'Keefe per la scoperta di un sistema di cellule cerebrali che ci permette di orientarci. Il secondo è andato ai giapponesi Isamu Akasaki, Hiroshi Amano e all'americano Shuji Nakamura per gli studi che hanno permesso di sviluppare il sistema delle luci Led. Il terzo Eric Betzig, Stefan W. Hell e William E. Moerner per aver perfezionato la microscopia ottica riuscendo a mettere a punto un nanomicroscopio. Oggi scopriremo il Nome del Nobel per la Letteratura, domani quello per la Pace e lunedì sarà la volta di quello che, quest'anno, potrebber ivelare maggiori sorprese: il Nobel per l'Economia.
Philippe M. Aghion e Peter W. Howitt
Dodici mesi fa il prestigioso premio è stato assegnato a Eugene F. Fama, Lars Peter Hansen e Robert J. Shiller per gli studi sull'analisi empirica del prezzo degli asset. Quest'anno le voci su chi potrebbe aggiudicarseo sono tante. Si tratta di specialisti che hanno recentemente pubblicato studi molto innovativi, e lo contendono. Tra questi, l'economista francese Philippe M. Aghion e il collega canadese Peter W. Howitt, che potrebbero essere premiati per i loro approfondimenti sul concetto di distruzione creativa come modello di crescita.
William J. Baumol e Israel M. Kirzner
Altri due possibili candidati sono gli americani William J. Baumol e Israel M. Kirzner. Hanno elaborato insieme delle analisi molto innovative sull'imprenditorialità, un tema generalmente poco approfondito nel mondo accademico, ma che proprio quest'anno potrebbe essere rivalutato grazie a questo premio.
Mark Granovetter
Una terza ipotesi è quella che vedrebbe come vincitore l'americano Mark Granovetter, un esperto di sociologia economica apprezzato soprattutto per i suoi approfondimenti sull'importanza delle relazioni e delle norme sociali nelle logiche di mercato. L'accademico di Stanford, però, non è un economista ma un sociologo, e se fosse lui ad essere premiato per la seconda volta sarebbe un outsider ad aggiudicarsi il Nobel. Nel 2009 ottenne questo prestigioso riconoscimento Elinor Ostrom, la politologa che, con il collega economista Oliver Williamson, sfidò la discilina mettendo in discussione l'idea dell'impossibilità di una gestione delle risorse di proprietà comune efficiente da parte di un'associazione di utenti.
Previsioni
Appena un paio di giorni fa uno studio di Thomas Reuters, uno dei punti dirferimento in quanto a previsioni su peso e reputazione di aziende e professionisti, intitolato "Nobel-Class Citation Laureates", ha evidenziato la forte correlazione tra l'analisi quantitativa del numero di citazioni accumulate dai singoli ricercatori e la probabilità di questi ultimi di essere premiati. Dal 2002 ad oggi grazie a questo tipo di analisi gli esperti di Thomas Reuters sarebbero infatti riusciti ad anticipare con precisione ben 35 vincitori. Lunedì scopriremo se anche quest'anno hanno avuto ragione.
Ben Bernanke
In maniera un po' provocatoria (ma non troppo), il Wall Street Journal ha ipotizzato che anche Ben Bernanke meriterebbe di essere preso in considerazione per il Nobel. Naturalmente, come tutti gli alri esperti in gara, l'ex governatore della Federal Reserve americana meriterebbe di essere premiato per le sue ricerche sulla Grande depressione e sull'accelleratore finanziario e non per la sua esperienza da burocrate.