Perché Campari ha comprato Grand Marnier
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Perché Campari ha comprato Grand Marnier

L'operazione da 684 milioni di euro rientra nella strategia di crescita esterna come profilo del brand e struttura distributiva e finanziaria

Il gruppo Campari ha raggiunto un accordo con i membri della famiglia azionista che controlla la francese Societe des Produits Marnier Lapostolle (Spml), che controlla il marchio Grand Manier, per rilevarne il 17,19% e lanciare un'Opa amichevole al prezzo di 8,50 euro cash ad azione, che corrisponde a un premium del 60,4% del prezzo corrente.

È quanto comunica Campari in una nota, in cui indica in 684 milioni di euro il valore totale implicito per il 100% del capitale, con l'esclusione della vendita di una proprietà immobiliare a ST. Jean Cap Ferrat. I

Campari ha anche sottoscritto un accordo in esclusiva a livello globale per la distribuzione del portafoglio di Spirit Grand Manier. L'acquisizione di Grand Marnier "si inserisce in modo ideale nella nostra strategia di crescita esterna sia in termini di profilo di brand, sia di struttura distributiva e finanziaria". Lo ha affermato l'a.d. di Campari, Bob Kunze-Concewitz, commentando l'operazione. "Grazie al brand Grand Marnier - afferma - aggiungiamo un prodotto premium e un brand distintivo al nostro portafoglio di brand a priorità globale, che permette di arricchire il nostro mix di prodotto, e consolidiamo ulteriormente la nostra posizione come principale fornitore di liquori premium e specialità bitter a livello mondiale. A livello distributivo, Grand Marnier ci offre l'opportunità unica di continuare a fare leva sulla rafforzata piattaforma distributiva a livello internazionale, grazie alla sua perfetta sovrapposizione a livello geografico. Inoltre, continuiamo a fare leva sulle nostre forti strategie di marketing e sul consolidato track record di rilancio e accelerazione di brand ad alto potenziale".

La transazione, precisa una nota, sarà finanziata da Campari mediante la liquidità disponibile. L'accordo prevede che Campari acquisisca dal 2021 le rimanenti azioni detenute dalla famiglia, pari al 26,6% del capitale più il 2,24% in nuda proprietà. Se attraverso l'Opa Campari non arrivasse al 50% di Spml, la famiglia si è impegnata a vendere immediatamente le azioni necessarie per consentire a Campari di raggiungere la maggioranza. Spml nel 2015 ha realizzato vendite per 151 milioni di euro, il 92% fuori della Francia, con un Mol di 30,8 milioni.

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Redazione Economia