Prezzi di benzina e diesel diversi da città a città. Queste le ragioni
A Bolzano la più cara, ad Ancona la più economica con differenze di quasi 12 centesimi al litro. E non è solo speculazione
A Bolzano la benzina verde è a 1,884 euro, ad Ancona a 1,763. E se sei appena fuori Milano sull’autostrada dei Laghi (stazione Villoresi Ovest) a 2,412 euro, in modalità self-service. Rincari ovunque e sempre più a macchia di leopardo. Città che vai, prezzo che trovi. Addirittura anche nelle città stesse ci sono differenze a seconda del distributore dove ti fermi. “I fattori sono tanti. Dipende dal marchio della benzina, dalla posizione e dal flusso di vendita del singolo distributore, dalle tasse regionali…”, spiega Furio Truzzi, presidente di Assoutenti, che domani (venerdì) sarà al tavolo convocato dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) Adolfo Urso con le associazioni dei consumatori.
I motivi delle differenze di prezzi
I dati parlano chiaro. Milano resta una delle città più care d’Italia (in media la verde al self-service è a 1,836 euro e il diesel a 1,897 euro) e il primato spetta a Bolzano, dove la verde è a 1,884 euro e il diesel a 1,957 euro al litro sempre in self service. “E proprio a Bolzano basta fare pochi chilometri per passare il confine e fare rifornimento in Austria, risparmiando 30/40 centesimi. Incidono certamente anche le tasse regionali e provinciali sui prezzi (oltre alle accise statali). Cambiando Regione si cambia la tassazione regionale e quindi il prezzo varia”, continua Truzzi. La città più economica è Ancona con la super a 1,763 e il gasolio a 1,841 euro al litro e tra le grandi città, la più conveniente è Roma (verde 1,8 e diesel 1,857) e a seguire Napoli (1,818 euro e gasolio a 1,868). A parte le tasse regionali che appesantiscono il carico fiscale, come mai ci sono città e regioni più care di altre? La vicinanza con le raffinerie sicuramente influisce. “Il prezzo lo fa la compagnia petrolifera che rifornisce il distributore. E lo fa tenendo conto anche dei costi di trasporto”, continua Truzzi. È più economico certo portare carburante da Falconara (dove c’è la raffineria) ad Ancona piuttosto che in Basilicata o a Bolzano. “Poi dipende dalla quantità di carburante erogato. Il distributore che vende 1 milione di litri al giorno può scontare rispetto a uno che ne eroga la metà.” spiega Assoutenti. Per questo, ad esempio, influisce sul prezzo anche la posizione del benzinaio, sicuramente premiato dall’essere in una zona di grande passaggio, rispetto a una strada meno frequentata. Il prezzo risente poi di altri fattori. “In autostrada c’è anche il carico delle concessioni autostradali per esempio ad incidere molto sul prezzo finale”, continua Truzzi che sottolinea anche come in Italia ci sia una rete molto numerosa di distributori, che non gioca a favore dei listini. “Sono circa 8mila. Sono troppi e permettono ai grandi marchi di “scegliere” le politiche di prezzo. Sono loro, infatti, che stabiliscono il range cui i distributori possono vendere al cliente finale”. E il timore di molti analisti è l’impatto a lungo termine: “Il nostro ragionamento è ancor più sul gasolio, che significa trasporto merci. La preoccupazione è l’effetto a catena sul prezzo della merce trasportata, a partire dal settore alimentare” dice allarmato Truzzi.
Rialzi a macchia di leopardo dunque, ma in generale l’Italia è al secondo posto dopo Finlandia per caro carburante. “Gli attori sono tre: Stato, distributori e produttori. Servono una tassazione con il prezzo del carburante (non fissa) e una strategia energetica con chi produce. In Francia sono tornati indietro da molte liberalizzazioni fatte. Un prezzo imposto dallo Stato? Ci si ragioni…Se non si pone un freno alla libera concorrenza potremmo arrivare ad avere la benzina a cifre stratosferiche, indipendentemente dal prezzo del greggio”, conclude Truzzi.
Come risparmiare
Intanto arriva lo sciopero dei benzinai: distributori chiusi il 25 e 26 gennaio. Ma cosa possono fare i cittadini per risparmiare? Tenere sott’occhio Osservaprezzi Carburanti, il portale con cui il Ministero delle Imprese e del Made in Italy mostra i prezzi di vendita dei carburanti presso gli impianti di distribuzione. Anche il sito di Autostrade per l’Italia ti segnala i prezzi più bassi del carburante se inserisci il tuo tragitto. Su Google map sono indicati i prezzi delle stazioni di rifornimento sul tuo itinerario. Ci sono poi diverse app, come “Prezzi benzina”, dove trovi il distributore più economico ed è un app open source; quindi, gli utenti stessi possono aggiornare i prezzi.