Qatar: il futuro dell’economia
Le conseguenze del provvedimento di isolamento dei paesi del Golfo: dal trasporto aereo, all'inflazione
E’ presto per dire quali saranno le implicazioni per l’economia del Qatar dopo la chiusura delle frontiere da parte di Arabia Saudita, Egitto, Bahrain ed Emirati Arabi Uniti che puntano il dito sui rapporti del paese con il terrorismo.
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Quello che è certo, evidenzia Bbc, è che non sarà un black out indolore. Con una popolazione di 2,7 milioni di abitanti (gran parte dei quali stranieri), il Qatar vanta il più alto Pil pro-capite, grazie ai giacimenti di gas e, dunque, ha molto da perdere su diversi fronti.
Difficoltà per Qatar Airways
Si comincia dal trasporto aereo: Etihad Airways e Emirates hanno sospeso i voli da e per Doha, ma anche le low cost FlyDubai e Air Arabia hanno deciso di cancellare le rotte e tutto fa pensare che Gulf Air del Bahrain ed Egyptair si uniranno al gruppo. La posizione di Qatar Airways è la più difficile, perché non potrà atterrare a Dubai, Abu Dhabi, Riyadh e il Cairo, destinazioni che raggiunge con decine di voli al giorno. La compagnia ha già annunciato rimborsi e tratte alternative per i passeggeri che hanno comprato un biglietto. I ritardi saranno inevitabili, cosa che potrebbe allontanare nuovi viaggiatori e favorire concorrenti, come British Airways che continua a volare su Doha.
Perché crescerà la pressione politica
Circa il 40% dei prodotti alimentari venduti nel paese arriva su strada dall’Arabia Saudita. Con la chiusura delle frontiere, i cittadini del Qatar di troveranno a pagare un prezzo più alto per mettere il cibo in tavola, non solo perché i camion smetteranno di arrivare, ma anche perché le forniture dovranno trovare percorsi alternativi per mare e per aria. Per le fette più povere della popolazione che vanno a fare spese in Arabia Saudita per risparmiare le cose saranno ancora più difficili. “E’ ipotizzabile, dunque, una maggiore pressione politica da parte della popolazione sulla casa reale per un cambio di leadership o di direzione”, commenta Ghanem Nuseibeh, direttore della società di consulenza Cornerstone Global citato dall'emittente britannica.
Ritardi per i Mondiali
Anche il settore delle infrastrutture, galvanizzato dalla vittoria nella selezione per la Coppa del Mondo 2022 - in cantiere ci sono un porto, un centro sanitario, una metropolitana e otto stadi - con un budget da 500 milioni di dollari a settimana subirà, secondo il Financial Times, un contraccolpo. Sia perché il prezzo dei materiali che arrivavano dall’Arabia Saudita è destinato ad aumentare, ma anche i ritardi sulla timeline delle costruzioni saranno inevitabili.
Rischi per i lavoratori e il business
L’Arabia Saudita, l’Uae e il Bahrain hanno invitato i cittadini del Qatar a lasciare i loro paesi e i cittadini di alcuni paesi coinvolti hanno due settimane di tempo per ritornare entro le proprie frontiere. Se anche l’Egitto dovesse scegliere una soluzione così radicale, si calcola che sarebbero interessati 180mila egiziani che vivono nel Qatar e lavorano nelle infrastrutture, nel settore sanitario e legale. La perdita di una forza lavoro di queste dimensioni porrebbe dei seri problemi al funzionamento di aziende che operano in Qatar. All’indomani dell’annuncio del bando, la Borsa ha perso quasi il 9% e molte imprese del Golfo presenti in Qatar potrebbero chiudere i battenti, almeno temporaneamente.
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