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(Ansa)
Economia

Torlizzi: "Bene che la politica parli di razionamenti del gas. Serve Pnrr energetico"

Il fondatore di T-Commodity commenta le dichiarazioni di Matteo Salvini che ieriper la prima volta ha parlato di riduzioni di gas ed energia alle famiglie ed alle imprese contro la folle corsa dei prezzi

"La situazione è davvero molto grave e quindi è un bene che Matteo Salvini abbia cominciato a parlare di razionamento del gas e dell'energia, perché si tratta di un segnale di consapevolezza dello stato delle cose".

Gianclaudio Torlizzi, fondatore di T-Commodity e tra i massimi esperti di mercati, materie prime ed energia, commenta così la frase del leader della Lega che ha proposto un razionamento del gas e non solo nel nostro paese per far fronte alla folle corsa dei prezzi arrivata a 339 euro al megawattora, 16 volte in più rispetto al suo prezzo di un anno fa. Una situazione grave non solo in Italia, ma in tutto il resto dell'Europa anche se Bruxelles fatica a trovare un accordo sul tetto al prezzo del gas e soprattutto non sembra agire con la necessaria urgenza. Un vertice infatti è previsto ma non subito, si parla delle prossime due settimane.

"Salvini fa benissimo a preparare aziende e famiglie a questa eventualità - prosegue Torlizzi - che davvero rischia di essere inevitabile. Quello che resta da capire e che è la cosa più difficile, è il criterio utilizzato per i razionamenti. Se il concetto guida è considerare quanto energivoro sia un settore rischiamo solo di fare un danno ancor più grave alla nostra economia. Occorre invece adottare dei criteri che vadano a concentrare i razionamenti su quei settori che hanno una bassa interconnessione nel nostro tessuto produttivo. Per fare degli esempi non si può toccare il mondo siderurgico o metallurgico, meno che meno quello alimentare. Bisogna cioè intervenire su settori che, seppur importanti, non causino così ricadute a cascata verso altri comparti."

Inutile dire che lo Stato in qualche maniera dovrebbe risarcire chi verrà colpito dai razionamenti. E qui si pone il solito problema: dove trovare questi soldi?

"Beh, direi che uno scostamenti di bilancio lo ritengo non solo necessario ma quasi doveroso vista la situazione davvero drammatica. Serve in sostanza - continua Torlizzi - quello che chiamo il Pnrr energetico. Un nuovo progetto economico energetico globale che non riguardi solo gli indennizzi ma anche il finanziamento di progetto per nuove infrastrutture che sono quanto mai necessarie e non più rinviabili. Va comunque detto che tutto questo comporta la necessaria revisione del Green Deal perché non ci può essere un ampliamento delle strutture legate al carbon-fossile senza mettere mano a quell'idea e a quell'accordo. Ed è questa la vera partita, complessa, che attende Bruxelles e la comunità europea".

Intanto in Italia il dibattito su come affrontare questi aumenti inarrestabili delle bollette aumenta. Dal Veneto è partita la proposta di ampliare le ore scolastiche facendo però andare i ragazzi a scuola un giorno in meno, questo permetterebbe di riscaldare per 4 giorni e non 5 gli istituti. Un'idea che è stata raccolta anche da diverse associazioni di categoria (presidi ed insegnanti).

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Andrea Soglio