Rc auto 2018, ecco perché i prezzi aumentano
Le compagnie assicurative cercano nuovi margini dopo un lungo periodo in cui le tariffe sono sensibilmente calate
Dopo cinque anni di cali tornano a salire i prezzi dell'Rc auto in Italia. È quanto rileva l'Osservatorio di Segugio.it, comparatore di prezzi e tariffe del gruppo MutuiOnLine.
Secondo l'Osservatorio, che fotografa ogni mese i dati relativi a centinaia di migliaia di preventivi assicurativi effettuati dai clienti sul portale, è vero che il best price (miglior prezzo) Rc auto è passato da 579 euro di fine 2012 ai 436 euro di fine 2017, segnando un calo del 25% circa.
Tuttavia nel primo semestre del 2018, il best price è salito a 440 euro, in aumento dell'1% rispetto a fine 2017. L'entità dell'aumento, viene spiegato, potrebbe sembrare marginale, tuttavia si tratta di un dato medio relativo all'intero semestre. Analizzando i dati mensili, si nota una accelerazione dal mese di aprile, che porta il best price a 455 euro a giugno.
Allarme del Codacons
I dati di Segugio.it suonano come una conferma di un trend rialzista delle polizze auto, denunciato già qualche giorno fa dal Codacons.
In base agli ultimi dati Istat disponibili, spiegano infatti dall’associazione dei consumatori, a maggio i prezzi dell'Rc auto hanno subito in Italia una crescita dell'1,38% su base annua, segno che, appunto, le tariffe tornano purtroppo a salire dopo il calo registrato negli ultimi anni.
Secondo il Codacons si tratta di una situazione allarmante, anche perché i costi delle polizze nel nostro Paese sono ancora sensibilmente più elevati rispetto alla media Ue.
La risposta dell’Ania
Ovviamente non si è fatta attendere la replica dell’Ania. Secondo l’associazione che riunisce le compagnie assicurative infatti, i prezzi dell'Rc auto, nel 2018, dovrebbero rimanere stabili, dopo essere scesi per ben sei anni di seguito.
In sostanza, quello che si osserva dunque, è una sorta di realizzazione di nuovi margini che si creano anche solo tenendo ferme le tariffe rispetto all’anno precedente.
Secondo l’Ania infatti, il trend di riduzione dei premi medi sperimentato nei sei anni precedenti dovrebbe interrompersi e il volume dei premi contabilizzati nel 2018 (pari a 13,2 miliardi) rimarrebbe uguale a quello del 2017.
La contro replica dell’Unc
Una spiegazione questa che però, secondo un’altra associazione dei consumatori, l’Unione nazionale dei consumatori (Unc), non terrebbe conto di un fattore molto significativo, in parte già segnalato dal Codacons: ovvero che le tariffe delle polizze italiane risultano decisamente più alte di quelle registrate mediamente in Europa.
A fine 2016, spiegano infatti dall’Unc, il premio medio del’Rc auto in Italia, al netto delle tasse, risultava più alto di 117 euro rispetto alla media dei principali quattro Paesi europei, ossia Francia, Spagna, Germania, Regno Unito. Una disparità, secondo l’Unc, inaccettabile, e che andrebbe ridotta al più presto.