Rc Auto: Aumenti record, cresce il ricorso alle rate
Un italiano su quattro opta per la rateizzazione con un costo aggiuntivo del 10%. Premi medi a luglio a 460 euro
Non resta che pagare a rate. La corsa dei prezzi Rc auto non si ferma, nuovo record e così un italiano su quattro opta per la rateizzazione del premio, spendendo in questo modo però il 10% in più. Il costo medio a giugno è stato di 403 euro (dati Ivass) e a luglio premi medi di 460 euro (Osservatorio Segugio.it). Un aumento su base annua del 6,2% in termini nominali e del 5,4% in termini reali. Bisogna tornare al 2019 per trovare numeri così alti, ben al di sopra dell’inflazione.
Secondo la rilevazione dell’Istituto per la vigilanza delle assicurazioni le famiglie in giugno hanno speso in media 403 euro contro i 380 euro dello stesso mese del 2023. L’aumento del 6,2% annuo ha interessato indistintamente tutta Italia. Si va dal +1,3% di Isernia e Catanzaro al +9,3% di Roma. Il differenziale di premio tra Napoli e Aosta è di 264 euro, in aumento del 5,5% rispetto all’anno precedente. La corsa dei prezzi è confermata dall’Osservatorio di Segugio.it che a luglio parla di 461,59 euro di media per i premi, quindi +5,46 su giugno e in crescita del 27,6% rispetto allo stesso mese del 2022.
Conseguenze del salasso? Un italiano su quattro (il 25,6%) chiede di pagare l’assicurazione della macchina a rate. Due anni fa lo faceva meno di un assicurato su cinque. A luglio c’è stata una crescita del 19% del ricorso a offerte rateizzabili, rispetto all’estate 2022. Una “decisione obbligata” che comporta però una spesa dicirca il 10% in più, a parità di condizioni, rispetto a chi paga in un’unica soluzione. La “penalità”, infatti, va da un minimo del 7,4% a un massimo del 15%.
Le compagnie assicurative spiegano che gli aumenti sono dettati dall’inflazione, dall’incremento delle auto in circolazione e quindi dei sinistri e dal crescente costo gestionale. Il settore, come ha dimostrato la relazione annuale Ivass di giugno, è però in salute. A fine 2023 il risultato di esercizio è stato di 8 miliardi di euro. L’indice di solvibilità delle compagnie italiane (il livello di patrimonializzazione) è salito al 258% (+12% sul 2022), in linea con la media europea. E l’inflazione da mesi sta diminuendo. Ma i premi salgono, ininterrottamente, in modo “ingiustificato” dice Codacons che ha quantificato la stangata per gli italiani. Sono 32,9 milioni le auto assicurate in Italia. Vuol dire negli ultimi due anni 1,65 miliardi di euro a danno degli automobilisti italiani.