Reddito di Cittadinanza, quanti soldi sta cercando il governo
L’esecutivo a caccia di 15 miliardi euro per finanziare il sussidio contro la povertà voluto dal Movimento 5 Stelle
“Il Reddito di Cittadinanza arriverà già con la prossima manovra economica”. Parola di Matteo Salvini, leader della Lega e ministro dell’Interno, che ha voluto così accontentare il suo principale alleato di governo: il Movimento 5Stelle guidato da Luigi Di Maio che da tempo, come sa bene chi ha seguito le cronache politiche, spinge per far partire al più presto un sussidio universale contro la povertà pari ad almeno 780 euro al mese per ogni beneficiario.
Quanto costa il sussidio
Il nuovo Reddito di Cittadinanza, nella migliore delle ipotesi, costerà almeno 15 miliardi di euro all’anno. Dove troverà i soldi il governo? Il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, ha già fatto sapere di voler mantenere stretto il cordone della borsa e che non verrà sforato il tetto del 3% nel rapporto tra il deficit pubblico e il prodotto interno lordo.
Di conseguenza, per finanziare il Reddito di Cittadinanza, il governo è costretto a pescare nelle maglie del bilancio pubblico, dirottando altrove alcune voci di spesa che già esistono. Quali? Le ipotesi che circolano sono diverse ma l’agenzia Adnkronos ha messo insieme quelle attualmente più credibili. Circa 2,7 miliardi di euro possono essere rastrellati eliminando il Reddito di Inclusione, un sussidio alla povertà già in essere e istituito dal governo a guida Pd. Altri 2 miliardi possono essere disponibili pescando dai fondi della Garanzia Giovani, il programma contro la disoccupazione degli under 30, che è stato messo in cantiere negli anni scorsi ma con scarso successo.
Il tesoro del Bonus Irpef
Un altro miliardo potrebbe arrivare dal riordino da alcuni sussidi alla disoccupazione come la Dis-Coll, destinata ai lavoratori assunti con contratto di collaborazione. Messe tutte assieme, le risorse sopra ricordate ammontano a non più di 6 miliardi di euro. Per arrivare ai 15 miliardi di costi del Reddito di Cittadinanza, mancano all’appello oltre 9 miliardi di euro. Di conseguenza, prende quota l’ipotesi che il nuovo governo Lega-5Stelle metta mano anche al Bonus Irpef, lo sconto fiscale di 80 euro al mese concesso dal governo Renzi ai lavoratori dipendenti che guadagnano meno di 1.500 euro al mese. Si tratta di una voce di spesa che vale circa 10 miliardi di euro all’anno e che, se dirottata altrove, può essere un serbatoio assai prezioso.
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