Riapre Termini Imerese, ecco cosa produrrà l’ex stabilimento Fiat
Dopo quasi 5 anni di attesa, oggi i primi dipendenti sono tornati al lavoro per la Blutec, azienda attiva nel settore della componentistica auto e non solo
Ci sono voluti cinque lunghi anni di attesa, passati tra rabbia, preoccupazioni e quel poco di cassa integrazione necessaria soltanto a sopravvivere. Oggi però gli operai del’ex stabilimento Fiat di Termini Imerese possono ricominciare a sperare, perché l’annunciato avvio delle attività del nuovo marchio Blutec, diventa realtà. Stamane infatti i primi 20 dipendenti riassunti hanno varcato i cancelli della fabbrica siciliana, a pochi metri dal mare in quella che fu via “Gianni Agnelli”, ribattezzata poi via “1 maggio” in seguito alla chiusura dell’impianto decisa dal Lingotto in un ormai lontano novembre del 2011. Da allora tante sono state le proposte di rilancio del sito produttivo siciliano che si sono susseguite senza portare mai a niente di concreto.
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Ora invece qualcosa sembra davvero essersi mosso, e la Blutec, società del gruppo Metec Stola che annovera nel proprio portafoglio clienti del calibro di Maserati, Ford e pure Fiat Crysler Automobyles, sembra voglia fare sul serio. In una prima fase la newco, che ha siglato un accordo con Invitalia, si concentrerà sulla componentistica: chimica automotive, engineering, illuminazione, allestimenti speciali con un investimento programmato di 95,8 milioni di euro, di cui 71 concessi dallo Stato e dalla Regione Siciliana. A questo scopo sono stati dunque richiamati i primi 20 dipendenti che non torneranno però per il momento in catena di montaggio. Disegneranno, invece, al pc componenti per auto in 3D. Hanno seguito a questo scopo un corso di formazione e imparato a usare un software di progettazione. Il programma di reinserimenti in fabbrica dovrebbe poi proseguire con altre venti assunzioni entro maggio, poi a giugno altre 40 per arrivare a occupare, entro la fine dell'anno, circa 250 lavoratori.
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L’obiettivo, che appare ambizioso ma non impossibile, è quello di reimpiegare tutti i circa 1.200 operai, tra dipendenti diretti e indotto, entro il 2018. Ma affinché questo avvenga ci dovrà essere un vero e proprio rilancio del polo industriale siciliano che dovrà passerà dal secondo e più ambizioso progetto di Blutec che prevede la produzione di due modelli di auto ibride. Un progetto che Blutec avrà tempo di presentare fino al 30 giugno prossimo, che vale 190 milioni di euro, e che dovrà comunque ottenere l'ok di Invitalia. In tutto questo tra i sindacati serpeggia un cauto ottimismo, anche se i programmi di Blutec verranno puntualmente monitorati per verificare che siano rispettati. Più urgente in queste ore appare invece la riconferma della cassa integrazione per gli operai ex Fiat, scaduta il 31 marzo, e il prolungamento degli ammortizzatori in deroga per un centinaio di lavoratori dell'indotto.