Rientro dei capitali, 5 cose da sapere
Come funziona la voluntary disclousure, che permette di sanare i redditi e i patrimoni non dichiarati al fisco
Dopo l'approvazione definitiva da parte del Parlamento, sta per partire la voluntary disclosure, la nuova procedura con cui i contribuenti italiani potranno regolarizzare i capitali esportati illecitamente all'estero ma anche le somme di denaro presenti in Italia e non dichiarate al fisco. Ecco cinque da sapere su questa sanatoria.
Chi può aderire
Può avvalersi della voluntary disclosure chiunque detenga dei patrimoni non dichiarati al fisco, detenuti all'estero ma anche in Italia. La sanatoria riguarda dunque i conti correnti, le polizze assicurative, i fondi comuni d'investimento, i metalli preziosi come l'oro, le partecipazioni in società, gli immobili, i trust e i beni mobili registrati come le barche. Possono essere regolarizzati anche i beni posseduti attraverso intermediari e società che hanno formalmente sede all'estero.
Diversa dal condono
La voluntary disclosure è una procedura un po' diversa dal condono e dallo scudo fiscale, che prevedono il pagamento di imposte e sanzioni ridotte o nulle. Chi aderisce alla prossima sanatoria deve infatti versare tutte le tasse dovute e non mantiene l'anonimato. Il suo nominativo verrà anche comunicato (per finalità informative) dall'Agenzia delle Entrate all'autorità giudiziaria.
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Entro quando si può fare
E' possibile aderire entro il 30 settembre 2015 per violazioni commesse fino al 30 settembre 2014 . Tuttavia, il contribuente non può avvalersi della sanatoria se ha già ricevuto degli avvisi di accertamento o delle ispezioni e dei controlli dall'Agenzia delle Entrate o dalla Guardia di Finanza.
Quanto si paga
Sulla base delle informazioni ricevute, sarà l'Agenzia delle Entrate a determinare le imposte da pagare, calcolando dunque l'irpef, le addizionali regionali e comunali, le imposte sostitutive sui redditi finanziari, l'irap, l'iva e i contributi previdenziali. Tutti gli importi vengono maggiorati degli interessi dovuti.
Come si fa
Entro i termini previsti, la richiesta di adesione alla voluntary disclosure va presentata su un modello standard predisposto dall'Agenzia delle Entrate. La documentazione deve essere presentata o inviata a all'Ucifi, l'Unità Centrale per il Contrasto all'evasione internazionale.