Auto elettrica
(Ansa)
Economia

Con i rincari della bolletta l’auto elettrica non conviene più

Un'indagine rivela che viaggiare con le vetture a batteria ormai costa di più rispetto a quelle tradizionali. Un ostacolo a cui si aggiunge il prezzo più alto dal concessionario

I rincari del prezzo dell’elettricità stanno rendendo sempre meno vantaggioso un viaggio con un’auto a batteria rispetto ad una vettura con motore tradizionale. Al punto che, secondo un’indagine di Facile.it, in certi casi costa meno percorrere mille chilometri con un veicolo alimentato a gasolio o a benzina invece che con uno elettrico. L’analisi di Facile.it si basa sui prezzi medi dei carburanti dell’ultima settimana di settembre (benzina 1,633 euro e gasolio a 1,738 euro). Per l’elettricità invece si è considerata la tariffa domestica del mercato tutelato di ottobre (0,535 euro al kilovattora-kwh). Pur con tutte le cautele del caso (i prezzi dell’elettricità di chi ha un contratto sul mercato libero possono essere anche più bassi di quelli del mercato tutelato con gli abbonamenti si può più che dimezzare il costo della ricarica e i consumi dichiarati delle vetture sono molto ottimistici) lo studio mette in luce l’effetto che il caro energia sta avendo sulla mobilità del futuro. Facile.it sottolinea infatti che rispetto ad un anno prima, le tariffe elettriche casalinghe di ottobre 2022 sono aumentate del 161 per cento (da 0,205 a 0,535 euro al kwh). Risultato: mentre 12 mesi fa l’auto elettrica era nettamente la più economica dal punto di vista dei costi di carburante con una spesa che, a seconda del modello, era inferiore tra il 50 e il 70 per cento rispetto alle versioni a benzina e diesel, oggi non è più così.

L’indagine ha preso in esame di tre tipologie di auto nelle versioni full electric, diesel e benzina: la prima è un’utilitaria del segmento B, con potenza tra i 100 e i 136 cv. Nella versione diesel l’auto ha un’autonomia dichiarata di 24,4 chilometri al litro, a benzina di 19,6 Km/l mentre l’elettrica percorre 6,3 Km/kwh. Considerando un tragitto di mille km, con la versione diesel si spendono solo, in teoria, 71 euro, mentre per la benzina occorrono 83 euro e per la versione elettrica ben 85 euro. La situazione per i modelli a batteria migliora un po’ salendo di dimensioni: un’auto berlina del segmento C, con una potenza tra i 130 e i 150 cv, nelle versioni diesel percorre 22,5 Km/l), benzina 18,7 Km/l ed elettrica 6,6 Km/kwh. In questa simulazione il veicolo più risparmioso è quello diesel: per fare mille km l’automobilista spende 77 euro, mentre con l’auto elettrica occorrono 80 euro. Il meno efficiente in questo caso è il modello a benzina che richiede 88 euro. Infine Facile.it ha condotto una simulazione su un’auto del segmento D con una potenza tra i 249 e i 286 cv, nelle versioni benzina mild-hybrid (13,2 Km/l), diesel mild-hybrid (16,1 Km/l) ed elettrica (5,4 Km/kwh). Considerando una percorrenza di mille km in questo caso l’auto elettrica risulta essere la più economica: occorrono solo 99 euro di energia elettrica, mentre per quella diesel servono 108 euro di carburante e per quella a benzina addirittura 124 euro.

Il confronto tra auto elettrica e vetture con motori endotermici peggiora ulteriormente se la carica della batteria viene effettuata nelle colonnine pubbliche, dove la tariffa varia, secondo i dati forniti dall’associazione Motus-E a fine settembre, da 0,58 a 0,79 euro al kwh a seconda della potenza erogata. Se quindi oggi un automobilista sta esaminando la possibilità di passare ad una vettura elettrica contando sul risparmio che otterrebbe sul carburante, dovrà pensarci bene. Anche perché l’auto elettrica costa ancora più di un analogo veicolo a benzina. Prendiamo una Fiat 500: nella versione ibrida costa sui 16-17 mila euro, mentre quella elettrica costa 26 mila euro, prezzo che però crolla a 16 mila se si rottama una vecchia auto. E comunque le vetture elettriche più economiche viaggiano sopra i 20 mila euro.

Quindi l’unico vantaggio che resta per chi acquista un’auto a batteria è il risparmio sulla manutenzione che può arrivare al 75% rispetto ad una vettura tradizionale, a cui vanno aggiunti i parcheggi gratuiti in alcune città, l’esenzione del pagamento del bollo per cinque anni, l’assicurazione Rc auto più economica. Oltre naturalmente alla consapevolezza di non inquinare: e per chi abita nella Pianura padana dovrebbe essere un obiettivo molto sentito. Ma ad un costo accettabile, condizione che per ora non si sta realizzando e sta anzi peggiorando.

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Guido Fontanelli