Si va verso il rinvio dello stop agli Euro 5
Ieri tavolo tecnico tra i ministeri interessati e la Regione Piemonte. Allo studio una sorta di moratoria di due anni prima dell’entrata in vigore delle nuove regole. Il governatore Cirio rivendica: «Abbiamo già rottamato ben 704 autobus e le emissioni si sono ridotte»
Parola d’ordine: prendere tempo. Il governo si muove, finalmente, per risolvere, o almeno tentare di farlo, il problema dello stop alle auto diesel Euro 5 previsto dal 15 settembre dalla Regione Piemonte, un divieto che riguarda Torino e altri 76 comuni. Ieri mattina si è svolta una riunione alla quale hanno partecipato i tecnici dei ministeri delle Infrastrutture e Trasporti, dell’Ambiente e delle Politiche Ue: «Fare il punto sui risultati conseguiti», recita una nota congiunta diffusa al termine dell’incontro, «nella tutela della qualità dell’aria dalle misure fino ad oggi implementate concretamente dalle amministrazioni nazionali e locali e, in questa prospettiva, rivalutare la misura della Regione Piemonte per lo stop ai veicoli diesel Euro 5 dal prossimo 15 settembre e lavorare a una serie di soluzioni normative per aggiornare l’impegno del governo italiano per tutelare l’ambiente, nel solco degli accordi con l’Europa ma facendo i conti con la nuova realtà post-Covid e alla luce di altre iniziative messe in campo per abbattere le emissioni. È quanto stabilito nel corso della riunione tecnica», aggiunge il comunicato, «tra esperti dei ministeri guidati da Pichetto, Salvini e Fitto oltre ad esponenti della Regione Piemonte. Tutti gli attori stanno lavorando in pieno coordinamento e sintonia».
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