Caso Ronaldo: ecco quanto ha perso la Juventus in Borsa
Andamento in discesa del titolo a Piazza Affari. In due settimane bruciati 439 milioni di capitalizzazione dopo il rally di inizio autunno
Dallo scoppio dello scandalo Ronaldo la Juventus ha bruciato in Borsa quasi 450 milioni di euro di capitalizzazione perdendo oltre un quarto del suo valore. Una discesa certamente non causata solo dall'effetto delle notizie provenienti da Las Vegas e dal fatto di vedere il proprio fuoriclasse e uomo immagineaccusato di stupro per una vicenda relativa al 2009, ma la curva a scendere va letta anche in relazione ai possibili timori di ricadute sulle strategie commerciali del club.
I dati sono chiari. Il titolo Juventus, che aveva chiuso venerdì 28 settembre (con l'articolo di Der Spiegel già pubblico ma senza grande eco in Italia) a 1,4690 per azione è calato del 26,68% in due settimane, chiudendo il 12 ottobre a 1,0330: undici sedute con il segno meno e una sola di leggerissimo rimbalzo.
Tradotto in valore (teorico) della perdita il conto è di 439,3 milioni di euro con la capitalizzazione del club tornata vicinissima alla soglia del miliardo (1,041 miliardi) che era stata varcata a metà luglio in concomitanza con l'annuncio dell'acquisto del fuoriclasse portoghese e la sua presentazione ufficiale.
Il lungo rally era in realtà cominciato prima, con la comparsa delle indiscrezioni sulla stampa italiana, spagnola e portoghese: il 30 giugno le azioni valevano 0,6610. Una corsa divenuta tumultuosa da metà agosto con massimo annuale il 20 settembre (1,8130 a Borsa aperta). Dietro il calo delle ultime due settimane c'è, dunque, anche un fisiologico riposizionamento del titolo e un'incidenza importante delle prese di beneficio di chi ha voluto concretizzare i guadagni di questi mesi.
L'andamento del titolo Juventus dal 12 luglio all'11 ottobre 2018 - 12 ottobre 2018tratto da www.borsaitaliana.it
L'andamento del titolo Juve
L'analisi dell'andamento del titolo Juventus regala, però, anche la seconda chiave di lettura legata agli avvenimenti dell'ultimo periodo. Se è vero che le prese di beneficio hanno inciso e che l'intera Borsa ha attraversato una fase di calo, è evidente come la caduta delle azioni bianconere sia stata più accentuata.
Per dare un parametro di riferimento, nello stesso periodo dal 1° al 12 ottobre l'intero listino del FTSE Mib ha lasciato sul terreno il 7% contro il 26,6% della Juventus.
In particolare le giornate nere a Piazza Affari per il club sono coincise con il rimbalzo dagli Stati Uniti di cattive notizie riguardanti Ronaldo. Due esempi: l'ufficialità della riapertura dell'inchiesta da parte della polizia di Las Vegas (2 ottobre) ha portato a un -7,88% il giorno seguente e i comunicati preoccupati di Nike ed EA Sports, partner commerciali di CR7 (4 ottobre) sono coincisi con il -9,91% del 5 ottobre. Il giorno peggiore della serie chiusa con un venerdì a -5,49%.
La discesa sta riportando il valore del titolo vicino al punto di partenza prima del rally di fine estate e inizio autunno. Il 19 agosto (subito dopo il week end del debutto in campionato contro il Chievo) ogni azione costava 0,8770 con capitalizzazione di 883 milioni di euro. Un mese dopo era sui massimi (1,67 alla chiusura del 19 settembre) con capitalizzazione esplosa a 1,684 miliardi pur essendoci stata in mezzo l'approvazione di un progetto di bilancio in rosso per 19 e dopo tre anni di utili.
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