Saldi, istruzioni per l'uso
Nelle prime settimane del nuovo anno, partono le vendite a prezzi scontati. I consigli delle associazioni dei consumatori per evitare le bufale
In Sicilia e Basilicata sono già iniziati e il 5 gennaio partiranno in tutta Italia. Si tratta dei saldi di inizio anno, un appuntamento immancabile per i consumatori che vogliono risparmiare sullo shopping subito dopo le feste natalizie. Come ogni anno, le associazioni dei consumatori sono molto prodighe di consigli per chi vuole evitare qualche fregatura. Ecco, di seguito il vademecum stilato da Ferconsumatori per difendersi dai bidoni e dagli sconti fasulli (CLICCA SU AVANTI).
1. Occhio ai prezzi
Prima dell’avvio dei saldi verificare il prezzo dei prodotti che si vogliono acquistare e, se possibile, fotografare la cifra con il telefono cellulare. Si avrà così una prova certa di quant'era il prezzo di partenza e sarà possibile valutare se lo sconto dichiarato dal negoziante è vero o falso.
2. Confronto tra più negozi
Non fermarsi al primo negozio che si incontra ma confrontare i prezzi applicati in diversi punti vendita, cercando di orientarsi verso prodotti di cui si ha reale necessità.
3. Se lo sconto è troppo alto
Un altro consiglio di Federconsumatori è di diffidare delle vetrine coperte da manifesti che non consentono di vedere la merce e di negozi e che applicano sconti eccessivi, pari o superiori al 60%. Un buon prezzo a saldo dovrebbe infatti avere uno sconto attorno al 40%.
4. Cartellino ai raggi x
Verificare accuratamente quanto viene scritto sopra il cartellino, su cui devono essere obbligatoriamente riportati, in modo leggibile, sia il vecchio prezzo che quello nuovo, oltre alla percentuale dello sconto.
5. Solo prodotti di stagione
I prodotti scontati devono essere sì di fine stagione, ma soltanto dell’anno in corso e non delle stagioni degli anni passati. Le merci “di risulta” o di magazzino devono essere vendute separatamente da quelli in saldo.
6. Conservare lo scontino
Anche se il cambio del prodotto non è obbligatorio ma può avvenire a del negoziante, è consigliabile conservare lo scontrino come prova dell'acquisto. Lo scontrino è infatti essenziale in caso di merce difettosa, poiché obbliga il commerciante a rispettare norme di legge sulla garanzia di sostituzione o al rimborso della somma pagata.
7. Provare gli abiti
I commercianti non sono obbligati a far provare i capi di abbigliamento. Tuttavia il consiglio di Federconsumatori è didiffidare dei negozi in cui non sia appunto possibile provare tali capi.
8. Chiamare i vigili (se necessario)
Per problemi o “bufale” sulle merci in saldo è possibile rivolgersi ai vigili urbani, all’ufficio comunale per il commercio o ad un’associazione di consumatori.