Satispay raccoglie 60 milioni di euro. Nuovo aumento di capitale per la fintech italiana
La raccolta complessiva di fondi arriva così a oltre 500 milioni di euro e i tre fondatori riconquistano la maggioranza dei diritti di voto. Oltre 5 milioni di utenti e 380.000 esercenti aderenti
Nuovo aumento di capitale per l’Unicorno italiano Satispay. Nonostante il non raggiungimento, ancora, della reddittività (non strano per una startup) l’app creata poco più di dieci anni fa da tre giovani cuneesi per i pagamenti digitali e l’invio di denaro ha appena raccolto altri 60 milioni di euro.
Questo round porta il totale raccolto dall’azienda a oltre 500 milioni di euro, consolidando ulteriormente la sua posizione di Unicorno (startup valutata oltre un miliardo di euro). Con oltre 5 milioni di utenti e 380.000 esercenti aderenti, Satispay è una storia di successo italiana nel panorama fintech.
Fondata da tre giovani imprenditori di Cuneo, Dario Brignone, Samuele Pinta e Alberto Dalmasso, la fintech italiana è nata con l’obiettivo di creare un’alternativa mobile ai tradizionali circuiti di carte di credito e debito. Ha poi diversificato l’attività negli anni, ampliando l’offerta e includendo servizi come le ricariche telefoniche, il pagamento di bollettini, e, più di recente il wellfare. Quindi i buoni pasto e i fringe benefit (in un anno 50mila utilizzatori e 12mila aziende). E nel futuro si parla di sbarco nel mondo degli investimenti. Nel 2022 grazie a un investimento di 320 milioni di euro il salto: Satispay è diventata un Unicorno.
Negli anni ci sono state le perdite: nel 2022 (60 milioni di euro) e nel 2023 (46,6 milioni di euro), ma la posizione finanziaria parla di un patrimonio netto di 155 milioni e una liquidità di circa 50 milioni. E nell’ultima relazione finanziaria è comparsa una sezione dedicata alla valutazione della continuità aziendale.
Ora l’aumento di capitale, sostenuto da tre principali investitori: i fondi statunitensi Addition, Greyhound e Lightrock, la piattaforma globale di private equity che investe in imprese sostenibili. 60 milioni che permettono a Satispay di pensare a eventuali acquisizioni strategiche, oltre a garantire le risorse necessarie per sostenere il suo piano di crescita. Un aspetto importante di questo round di finanziamento è anche il recupero della maggioranza dei diritti di voto da parte dei fondatori. Con un aumento dei diritti di voto da 3 a 5, Dalmasso, Brignone e Pinta riconquistano il controllo dell’azienda.