Sei consigli per un curriculum perfetto
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Economia

Sei consigli per un curriculum perfetto

Attenzione ai dettagli, essere intraprendenti e fare networking, scrivere in maniera semplice, corretta e diretta

Quando l'obiettivo è preparare il "curriculum perfetto", i consigli non sono mai abbastanza. Perfetto, vale la pena sottolinearlo, si intende solo dal punto di vista del candidato. Perché la prima regola da rispettare quando ci si offre per un lavoro è quella di non mentire. Quindi è giusto descrivere le esperienze passate enfatizzando quegli aspetti che più potrebbero catturare l'attenzione di chi deve esaminarci oggi, ma senza esagerare.

Abbiamo già segnalato in passato cosa sia più o meno opportuno fare quando si risponde ad un annuncio online. Oggi vale la pena soffermarsi su come scrivere un CV da consegnare a mano o da inviare via email. La maggior parte della selezioni si basa su una preselezione dei curricula, e immaginando che sia capitato a tutti, almeno una volta, di presentare una domanda e di non essere mai più richiamato, è sicuramente utile sapere che cosa succede negli uffici che si occupano di selezione del personale e capire come si può evitare che i nostri CV vengano cestinati ancora prima di essere letti.

In realtà capita molto più spesso di quanto si immagini di rispondere a un annuncio di lavoro e di ritrovarsi poi con la sensazione che la propria candidatura non sia stata nemmeno guardata. E ancora più spesso si commenta il silenzio di quelli che avevamo precedentemente considerato i nostri "potenziali futuri datori di lavoro" come sintomo della loro maleducazione. Perché un "mi dispiace, purtroppo la sua domanda non è stata accolta" non si dovrebbe negare a nessuno.

Tuttavia, nella maggior parte dei casi questo fastidiosissimo silenzio è semplicemente la conseguenza dell'incapacità di molti uffici di gestire la valanga di candidature che oggi più che mai ricevono per ogni posizione messa in pubblicità. Capita spesso, e gli addetti ai lavori lo ammettono, che i CV addirittura si perdano, o non vengano più stampati perché quelli già salvati e classificati sono troppi. Tutto questo è sbagliato, non c'è dubbio, ma in attesa che il sistema cambi ci conviene modificare i nostri CV aggiungendo quei dettagli chiave che dovrebbero evitare che venga cestinato ancora prima di essere letto. Forbes li ha riassunti così:

1) Quando è possibile, conviene inserire all'interno del CV le stesse parole che compaiono nella descrizione del lavoro per il quale ci si sta candidando (Attenzione, parole e concetti vanno bene, intere frasi no!). Se la selezione delle domande verrà fatta a mano, gli esaminatori noteranno certamente le similitudini. Se questi ultimi utilizzeranno un pc, i loro software faranno la stessa cosa. Per quanto noioso possa essere modificare ogni volta il curriculum, se questo può aiutarci a evitare che venga cestinato, forse conviene comunque tentare.

2) Fare networking è essenziale, soprattutto quando non si conosce nessuno nell'azienda in cui ci si candida. L'ideale sarebbe entrare in contatto con qualcuno con una posizione sufficientemente importante da poter inoltrare il nostro CV ai responsabili delle risorse umane. Quando non è possibile, può essere comunque utile presentarsi a qualcuno anche solo per confermare il proprio interesse per l'azienda e la speranza di essere presto assunti. In mezzo a tanti candidati sconosciuti, un "sì, questo nome mi suona familiare" può fare la differenza. Anche solo incuriosendo l'esaminatore a leggere l'intero CV.

3) Essere intraprendenti paga. Rimanere in attesa di una chiamata no. Quindi telefonate! Nella peggiore delle ipotesi non vi chiameranno comunque, ma se vi informate per sapere se le selezioni sono andate avanti qualcuno dovrà per forza cercare il vostro CV e darci un'occhiata.

4) Più che inviare una candidature anonima, potrebbe rivelarsi utile fare un po' di ricerca sull'azienda e preparare un messaggio mirato per la persona che dovrebbe occuparsi del processo di selezione. Una nota breve, da spedire per posta o via email. Educata ed efficace. Può bastare a catturare l'attenzione facendo in modo che il CV venga quantomeno letto prima di essere (eventualmente) scartato.

5) Se la domanda è scritta in una lingua che non è la vostra, anche se la conoscete molto bene, conviene sempre farla vedere a un madrelingua prima di inviarla. Se il vostro esaminatore è particolarmente attento, o suscettibile, un piccolo errore, alla pari di un refuso, potrebbe essere sufficiente per indurlo ad archiviare la vostra domanda.

6) Non aggiungete mai grafici, immagini, caratteri speciali o altri dettagli che possano appesantire la pagina. La semplicità facilità la lettura. Quindi attenti anche alla sintassi e alle frasi troppo lunghe.

 

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Claudia Astarita

Amo l'Asia in (quasi) tutte le sue sfaccettature, ecco perché cerco di trascorrerci più tempo possibile. Dopo aver lavorato per anni come ricercatrice a New Delhi e Hong Kong, per qualche anno osserverò l'Oriente dalla quella che è considerata essere la città più vivibile del mondo: Melbourne. Insegno Culture and Business Practice in Asia ad RMIT University,  Asia and the World a The University of Melbourne e mi occupo di India per il Centro Militare di Studi Strategici di Roma. Su Twitter mi trovate a @castaritaHK, via email a astarita@graduate.hku.hk

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