Rc Auto: come riuscire a risparmiare, con le polizze più care d'Europa
Per l'Antitrust, in Italia le coperture contro gli incidenti stradali sono costosissime. Ma i consumatori possono tagliare le tariffe, con il confronto online dei prezzi e con qualche accorgimento
Le più costose in assoluto, in tutta Europa. E' il trsiste primato che spetta alle polizze RcAuto italiane, secondo un'indagine appena pubblicata dell'Antitrust (l'autorità garante della concorrenza e del mercato). Per assicurarsi contro gli incidenti stradali, nel nostro paese si paga in media più di 400 euro all'anno: una cifra pari al doppio di quelle che si registrano in Francia e Portogallo e superiore del 70-80% rispetto alla Germania e l'Olanda.
Secondo l'Antitrust, è dunque necessario adottare misure incisive per far scendere i prezzi, riformando il sistema del risarcimento diretto, favorendo l'installazione delle scatole nere a bordo dei veicoli e incentivando il confronto online delle tariffe, che rimane ancora poco praticato dai consumatori.
A ben guardare, nella sua indagine l'Antitrust non ha detto nulla di nuovo. Le analisi e le proposte contro i rincari della RcAuto sono infatti una costante degli ultimi 10 anni, durante i quali si è registrato un aumento complessivo delle tariffe di almeno il 17% (10 punti in più della media europea) che nessun governo è mai riuscito davvero ad arginare.
Per il futuro, c'è essere ben poco ottimisti, visto che nel 2013 è attesa un'altra ondata di rincari, nell'ordine del 5-6%. Per i consumatori italiani, dunque, l'unico modo per risparmiare sui costi delle polizze resta quello di sempre: usare un po' di accortezza, selezionando con attenzione la compagnia più conveniente e scegliendo le formule contrattuali meno onerose.
IL CONFRONTO ONLINE.
Per trovare le tariffe migliori sul mercato, una bussola per orientarsi arriva innanzitutto dall'Ivass (ex-Isvap), l'istituto di vigilanza sulle assicurazioni private che ha creato qualche anno fa il preventivatore: un servizio gratuito che permette di confrontare online le tariffe di tutte le compagnie presenti in ogni città e provincia italiana. L'automobilista deve collegarsi al sito webtuopreventivatore.it e compilare un profilo personalizzato, specificando la classe di merito di appartenenza o la vettura posseduta. Dopo qualche minuto, l'utente ricevere via e-mail il confronto tra le tariffe applicate da tutte le imprese assicurative presenti nella sua provincia di residenza.
Purtroppo, il preventivatore dell'Ivass non è proprio semplicissimo da usare e richiede l'immissione di numero elevato di informazioni. Un po' più semplici sono invece i siti di comparazione delle tariffe creati da alcuni broker assicurativi come Assicurazione.it, Seisicuro.it, Cercassicurazioni.it che consentono di mettere a confronto i prezzi applicati in tutta Italia da almeno 15-20 imprese assicurative diverse (a cominciare da quelle che operano via internet).
POLIZZE SU MISURA.
Il confronto online delle tariffe non è però l'unico modo per risparmiare. Secondo le raccomandazioni dell'Ivass, infatti, ci sono anche altre buone pratiche che permettono agli automobilisti di tenere a bada i prezzi, scegliendo con attenzione le formule contrattuali migliori.
L'Authority delle assicurazioni, per esempio, suggersisce anche di informarsi bene sulle agevolazioni previste dalla cosiddetta legge Bersani: un provvedimento che consente a chi acquista un'auto nuova di essere inserito nella stessa classe di merito prevista per un altro veicolo di sua proprietà o appartenente a un familiare. I giovani neopatentati, che pagano di solito tariffe più elevate, possono così avere lo stesso profilo di rischio di un genitore.
Sul mercato ci sono inoltre molti prodotti tagliati su misura, che offrono degli sconti sui prezzi agli automobilisti che accettano determinate clausole. Le tariffe, per esempio, si abbassano per chi accetta di riparare la vettura presso un carrozziere convenzionato con la compagnia oppure per chi non ha figli neopatentati e concede l'uso della macchina soltanto a guidatori esperti con più di 26 anni. Purtroppo, secondo l'Antitrust, chi accetta queste clausole beneficia però di sconti sulle polizze ancora troppo contenuti, nell'ordine di appena il 5-10% sul prezzo di listino.
Non va dimenticato, infine, che dal 1° gennaio 2013 è stato abolito il tacito rinnovo dei contratti. Per cambiare compagnia assicurativa, gli automobilisti non sono più obbligati a inviare una apposita disdetta nei 15 giorni che precedono la scadenza della polizza. Si spera che questo provvedimento porti un po' di concorrenza sul mercato visto che, ogni anno, meno del 10% degli italiani volta le spalle alla propria compagnia, per sceglierne un'altra che offre condizioni migliori.