Tasse, la classifica dei Paesi con la pressione fiscale più alta
Secondo gli ultimi dati dell’Ocse l’Italia purtroppo occupa una poco invidiabile sesta posizione
L’ostilità e l’avversione che gli italiani manifestano per le tasse, non nascono solo dall’avvilente constatazione della sempre più marcata sproporzione tra quanto versato e la qualità dei servizi pubblici, sempre più scadente, che a fronte di ciò viene offerta.
A giocare un ruolo determinante sulla sempre più dilagante insofferenza verso il pagamento delle imposte c’è infatti anche la convinzione che la pressione fiscale esistente nel nostro Paese sia sempre più insopportabile.
E a confermare questa sensazione arrivano, anno dopo anno, numeri e statistiche, che non fanno altro che confermare quello che ormai è un incontrovertibile dato di fatto.
Italia sesta
I dati più aggiornati, ci dicono infatti che nonostante il peso del fisco in Italia sia calato di 0,2 punti, dal 42,6% del 2016 al 42,4% del 2017, esso resta comunque il sesto più pesante dei grandi Paesi industrializzati.
Quest’ultima triste rilevazione giunge nientemeno che dall’Ocse, l’autorevole organismo internazionale per la cooperazione e lo sviluppo economico con sede a Parigi.
Tra l’altro lo studio dell’Ocse rivela anche che il rapporto tasse-Pil è cresciuto in Italia dal 40,6% del 2000 al 42,4% del 2017, ben al di sopra della media dei Paesi monitorati.
In questi ultimi infatti il peso del fisco è passato dal 34% del 2016 al 34,2% del 2017, quindi per noi si tratta purtroppo di un vero e proprio record tra i Paesi appartenenti all'organismo internazionale.
La classifica generale
Passando a considerare la griglia completa dei Paesi, si scopre che a guidare la classifica di quelli più tassati dal fisco c'è la Francia con un livello di tasse pari al 46,2% del Pil.
E allora forse non è un caso se proprio in queste settimane, nel Paese transalpino si stia consumando la protesta dei cosiddetti “gilet gialli” in lotta contro un ulteriore aumento delle accise sul carburante e per un maggiore potere d'acquisto.
Seguono la Danimarca, con una pressione fiscale pari al 46% del Pil, il Belgio (44,6%), la Svezia (44%), la Finlandia (43,3%) e poi, appunto, al sesto posto, l'Italia (42,4%). La Germania è 14esima (37,5%), gli Usa sono verso il fondo della graduatoria con il 27,1%, mentre il fisco più leggero del club dei Paesi industrializzati è in Messico (16,2%).
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