Tasse, i punti in comune tra Lega e 5 Stelle
Salvini propone la Flat Tax mentre Di Maio vuole 3 aliquote. Accordo solo contro studi di settore e redditometro
Flat Tax o Flop Tax? Nei mesi scorsi, prima del responso delle urne, i due vincitori delle ultime elezioni Lega e Movimento 5 Stelle si sono più volte punzecchiati sui temi del fisco. Il leader leghista Matteo Salvini ha infatti puntato molto sulla Flat Tax, la “tassa piatta” con una sola aliquota che dovrebbe sostituire le maggiori imposte oggi esistenti. Il candidato premier dell’M5S, Luigi Di Maio, l’ha invece ribattezzata Flop Tax, considerandola inapplicabile.
Mentre sono ormai vicini a un'accordo per formare un nuovo governo, Lega e 5 Stelle non sembrano però molto concordi sul tema delle tasse, contrariamente a quanto avviene invece sulle pensioni, un campo in cui entrambe le forze politiche hanno la comune volontà di cancellare del tutto (o quasi) la Legge Fornero, cioè la riforma previdenziale approvata nel 2011 dal governo Monti. Ma ecco, più nel dettaglio, gli scogli che oggi dividono Salvini e Di Maio nelle materie fiscali.
Le tasse di Salvini…
Il pezzo forte della campagna elettorale della Lega è stata appunto l’introduzione di un’imposta con aliquota di appena il 15% che prenderebbe il posto dell’attuale irpef (l’imposta sui redditi delle persone fisiche che ha invece delle aliquote progressive per scaglioni). Ma la Flat Tax sostituirebbe anche l’iva, l’imu sulla seconda casa e il prelievo sulle rendite finanziarie. La Lega ha proposto anche una no tax area che esenta dal pagamento dell’imposta sui redditi chi guadagna meno di 12mila euro.
…e quelle di Di Maio
Il movimento fondato da Beppe Grillo e guidato da Luigi Di Maio ha proposto invece di mantenere l’attuale irpef riducendo però le aliquote a sole tre: una del 23% per chi guadagna tra 10mila e 28mila euro, una del 37% nella fascia di reddito tra 28mila e 100mila euro, e una terza del 42% sopra i 100mila euro. Il M5s ha proposto anche di abolire progressivamente l’irap partendo dalle imprese con meno di 5 addetti.
I punti in comune
Ci sono anche alcune cose su cui Lega e 5 Stelle sono concordi o comunque non distanti. Entrambe le forze politiche hanno promesso (un po’ genericamente) di abbassare le tasse grazie alla lotta all’evasione e alla spending review, la revisione di tutte le voci di spesa dello Stato. Sia Di Maio che Salvini, però, nella campagna elettorale hanno anche promesso di abolire o di rivedere diversi strumenti anti-evasione oggi esistenti come gli studi di settore, il redditometro o lo split payment sull’iva.