Tassi sotto zero, come scegliere i mutui migliori
Il mercato dei finanziamenti per l'acquisto delle abitazioni è tornato a crescere da inizio anno. Se si sceglie un mutuo a tasso variabile si paga una quota di interessi inferiore al 3%
Con i tassi sotto zero i mutui per la casa sono diventati molto più abbordabili. È così, del resto, da alcuni mesi, anche perché l'ultimo taglio della Bce, che ha portato il tasso ufficiale allo 0,05%, è stato quasi impercettibile: Draghi ha preferito azzerare il costo del denaro un poco alla volta negli.
BCE: LE SCELTE DI DRAGHI E I TASSI SOTTO ZERO
Così è tornato a crescere il mercato dei finanziamenti per l'acquisto delle abitazioni. Lo dimostrano i dati di Abi, che registrano la ripresa del mercato dei mutui da gennaio a luglio: 14,6 miliardi di euro rispetto agli 11,4 dello stesso periodo del 2013 (+29,3%), secondo l'associazione delle banche che considera però 84 istituti pari all'80% dell'offerta.
Ma come scegliere il prodotto migliore? Anzitutto, chi va in cerca delle rate più basse oggi dovrebbe indirizzarsi su mutui a tasso variabile, che nella maggior parte dei casi richiedono il pagamento di una quota di interessi inferiore al 3%: si tratta di prodotti che al tasso sui prestiti interbancari (in genere l'Euribor a 1 o a 3 mesi) aggiungono un differenziale (spread) applicato dalla banca, oggi di poco superiore al 2%.
I costi, quindi, risultano assai competitivi rispetto a quote di interessi superiori al 4% applicate di norma sui mutui a tasso fisso, anche se si corre il rischio di un futuro rialzo dei tassi.
COSA SIGNIFICANO I TASSI INTERBANCARI NEGATIVI
Una volta scelta la tipologia di prodotto, poi, si possono utilizzare i siti comparatori per confrontare le offerte delle principali banche, come Supermonery.eu, Facile.it o Mutui.it.
Per un debito di 150.000 euro in grado di coprire oltre la metà del valore dell’immobile da rimborsare in 25 anni (considerando un reddito di 2.000 euro e un’età di 35 anni), i prodotti più competitivi in questo momento risultano quelli di ING Direct, che ha un interesse indicizzato all'Euribor a 3 mesi, al quale viene aggiunto un differenziale (spread) del 2,20%.
In totale, questo finanziamento ha un Taeg (tasso annuo effettivo globale) del 2,48% e richiede il pagamento di una rata di circa 648 euro. Tra le altre offerte, si segnalano quelle di Cariparma (Taeg 2,29% e rata di 649 euro), UBI Banca Popolare Commercio & Industria (Taeg 2,29% e rata di 654 euro), BPM (Taeg 2,46% e rata di 660 euro), Banca Sella (Taeg 2,55% e rata di 660 euro).
Anche considerando un debito più alto, 250.000 euro da rimborsare in 25 anni (con un reddito di 3.000 euro), l'offerta più conveniente a tasso variabile è quella di ING Direct: Taeg 2,65% e rata mensile di 1.105 euro.
Si sborsano 1.120 euro al mese, invece, per l'offerta di WeBank (Taeg 2,54%), Cariparma e Deutsche Bank (queste ultime due con un Taeg di 2,57%). Un poco più alta (1.122 euro) la rata per i mutui a tasso variabile di Intesa Sanpaolo (Taeg 2,66%), UBI Banca (Taeg 2,53%) e BNL (Taeg 2,61%).
Se, invece, non si vuole correre il rischio di un rialzo del costo del denaro, allora è meglio optare per un mutuo a tasso fisso, anche se i costi ora sono meno vantaggiosi.
Le cinque migliori offerte per un debito di 150.000 euro, per il momento, sono quelle di UBI Banca Popolare Commercio & Industria (Taeg 4,10% e rata di 799 euro), Deutsche Bank (Taeg 4,39% e rata di 809 euro), CheBanca (Taeg 4,44% e rata di 810 euro),WeBank (Taeg 4,35% e rata di 812 euro), Intesa Sanpaolo (Taeg 4,58% e rata di 816 euro).
Per un debito di 250.000 euro, risultano ad oggi quelle di WeBank e UBI Banca, entrambe con una rata di 1.367 euro e un Taeg rispettivamente di 4,46% e 4,51%, quella di CheBanca! (Taeg 4,54% e rata di 1.369 euro), di Intesa Sanpaolo (Taeg 4,68% e rata di 1.382 euro) e di Deutsche Bank (Taeg 4,62% e rata di 1.383 euro).