Terremoto, tutte le misure d'emergenza del Governo
Trasferimenti, container entro Natale, casette per l'estate, ricostruzione fisica, morale ed economica. Più Polizia e più personale pubblico
Il governo si prepara a far fronte, da un punto di vista economico e finanziario, all’emergenza terremoto che ha investito il nostro Paese. Oltre alle norme già previste nella legge di stabilità dopo gli ultimi eventi si sono aggiunte ulteriori novità comunicate oggi al termine del Consiglio dei Ministri straordinario a cui hanno partecipato anche i presidenti delle Regioni Marche, Lazio, Abruzzo e Umbria, il capo della protezione civile Fabrizio Curcio e il commissario per il terremoto Vasco Errani: un decreto legge ad hoc da liberare entro venerdì e misure di intervento immediato. Ma ecco punto per punto cosa si metterà in moto già dalle prossime settimane. [clicca su AVANTI]
1 - Il decreto legge straordinario: 4 fasi di intervento
Entro 72 ore da oggi, ha dichiarato il premier Matteo Renzi al termine del Consiglio dei Ministri straordinario, verrà emesso un decreto legge che servirà al Governo per avere i poteri necessari per accellerare e semplificare le procedure di emergenza che si articoleranno in 4 fasi:
- La prima, immediata, riguarda le prossime settimane con lo spostamento delle popolazioni sfollate in altri paesi sicuri.
- La seconda, intermedia, riguarda il periodo da qui a Natale e consiste nella realizzazione di container per riportare le popolazioni sul loro territorio.
- La terza, di medio periodo, riguarda i mesi da gennaio alla prossima estate con la consegna delle casette di legno per le famiglie che hanno le case inagibili.
- La quarta, di lungo periodo, che riguarda la ricostruzione dei borghi negli anni a venire.
"Ricostruiremo tutto" ha ribadito il premier Renzi. "Le case, le Chiese, le aziende agricole e tutte le imprese". Il commissario per il terremoto Vasco Errani ha poi aggiunto: "Vogliamo ricostruire non solo gli edifici ma anche il morale e l'economia. Non possiamo permetterci di svuotare il centro Italia"
2 - Più forze dell'ordine e più dipendenti ai Comuni
Oltre al decreto legge straordinario il Governo, immediatamente, metterà a disposizione dei Comuni colpiti più forze di Polizia e Carabinieri (in parte saranno gli stessi occupati nel Giubileo straordinario della Misericordia che sta volgendo al termine); inoltre verranno assunti a tempo determinato più dipendenti della pubblica amministrazione per supportare il lavoro straordinario dei Comuni.
3 - Fondi speciali per l'agricoltura
Il Ministro dell'Agricoltura Maurizio Martina valuterà misure straordinarie di supporto alle aziende agricole e al reddito degli agricoltori e degli allevatori delle zone colpite dal terremoto.
4 - Fondi per la ricostruzione
Le risorse necessarie sono quelle stanziate nella Legge di Stabilità 2017. "Se ne serviranno altre, le metteremo" ha detto il premier Renzi. "La vicenda è di 36 ore fa. La reazione immediata e puntuale non significa che abbiamo chiaro ancora oggi il numero dei danni".
Nella Legge di Stabilità sono stati già stanziati 600 milioni di euro per le zone colpite dalla prima scossa di agosto. Ma ulteriori fondi, per un totale di qualche miliardo, saranno ovviamente destinati alle altre zone. In particolare si parla di altri 200 milioni di euro per il 2017 (300 per il 2018, 350 per il 2019 e 150 per il 2020) per la concessione dei contributi finalizzati alla ricostruzione pubblica. Le regioni colpite potranno poi destinare ulteriori risorse incluso il cofinanziamento nazionale per un importo pari a 300 milioni.
Sismabonus
L’introduzione di questo nuovo bonus edilizio dovrebbe valere circa 2 miliardi. Prevede, per la ristrutturazione di abitazioni che ricadono nelle zone a più alto rischio sismico, una detrazione iniziale del 50% sui lavori che potrà arrivare fino all'85% in caso di miglioramento di 2 classi di rischio. Il bonus, che viene finanziato per 5 anni fino al 2021, vale sia per i condomini sia per le abitazioni singole e si potrà detrarre, quindi recuperare, in 5 anni anziché in 10 come per il classico bonus sulle ristrutturazioni. Le percentuali di sconto aumentano, come accennato, fino al 70 e 80% per le case e al 75 e 85% per i condomini, sempre a seconda del tipo di interventi realizzati.
Sconti anche per le seconde case
Il fatto che, in numerosi dei paesi colpiti dai recenti terremoti, ci fossero abitazioni adibite a seconde case, ha posto il problema di finanziare la ristrutturazione anche di esse. E allora il governo ha deciso l'estensione dello sconto anche a tutte le seconde case e anche alle attività produttive che si trovano sempre nelle zone a più alto rischio sismico. Tra l’altro, tra le spese detraibili rientreranno anche quelle per la classificazione e verifica sismica dell’immobile.