Tesla alla conquista del mercato cinese
L'azienda californiana di Elon Musk punta a produrre 500 mila auto all'anno in un nuovo stabilimento a Shanghai. Una scommessa non priva di ostacoli
Elon Musk, patron della Tesla, ha un progetto ambizioso: costruire 500.000 auto elettriche in un nuovo stabilimento a Shanghai. La produzione sarebbe concentrata in modo particolare sul Model 3, il modello entry level della casa californiana.
Sarà una scommessa non certo priva di rischi, data la difficoltà di gestire un'industria straniera in accordo con le autorità e le leggi cinesi. Per di più Tesla ha deciso di non avere partner locali (come nel caso di altri grandi gruppi esteri con stabilimenti nella Repubblica Popolare).
Data la lentezza burocratica cinese, le previsioni sull'inizio della produzione parlano di circa due anni di attesa per i permessi necessari, ma la Cina rappresenta un opportunità di mercato irrinunciabile, anche se in totale contrasto alle politiche commerciali dell'amministrazione Trump. Altro ostacolo al sogno di Musk potrebbe essere rappresentato dagli altissimi dazi sulle importazioni statunitensi imposti dal governo di Pechino (25%), che potrebbero vanificare la competitività del modello più abbordabile di Tesla.
Al momento l'azienda di Musk dovrà contemporaneamente risolvere i problemi legati alla produttività dello stabilimento californiano di Fremont, alle prese con le richieste crescenti del mercato americano che hanno creato preoccupanti colli di bottiglia in catena di montaggio, alle difficoltà finanziarie e ai timori del mercato azionario sulla lentezza riscontrata nella produzione del Model 3.