Tutte le auto dell'era Marchionne. La storia e le foto
Dall'eredità della crisi del gruppo Fiat al successo di FCA: quattordici anni di modelli
Quando Sergio Marchionne approdò alla guida del Fiat Group nel 2004, ereditò il listino dell'ultima gestione nelle mani del suo predecessore Giuseppe Morchio, il manager fortemente voluto da Umberto Agnelli, scomparso proprio il 27 maggio dello stesso anno.
L'esperienza dell'Ad Morchio terminò bruscamente dopo la nomina a Presidente del gruppo Fiat di Luca Cordero di Montezemolo, avendo solamente iniziato il piano di ristrutturazione di un'azienda in forte perdita in molti comparti ( situazione che portò tra l'altro alla vendita di Fiat Avio).
Il listino dei modelli dei marchi del gruppo non era più confortante: erano gli anni della Stilo, dell'Idea e della Multipla. L'unica novità di rilievo era stato il lancio della nuova Panda dopo 23 anni di onorato servizio della prima serie dell'utilitaria torinese. Alfa Romeo aveva ancora la 156 arrivata ormai al tramonto e le poco apprezzate 166. Lancia poteva contare praticamente solo su Ypsilon e Musa.
FIAT
Fiat Grande Punto
Nata dalla matita di Giorgetto Giugiaro era un evoluzione della Punto degli anni '90, basata su pianale in comune con General Motors. Sarà prodotta fino al 2012 quando proseguirà la sua presenza in listino con il solo nome Punto.
Fiat Croma
Anche la familiare che riprendeva il nome dall'ammiraglia Fiat degli anni '80 era un progetto comune con Opel-GM, con cui il marchio torinese si riaffacciava alla fascia alta del mercato. Mandò in pensione senza molti rimpianti la Stilo Multiwagon. Resterà in produzione fino al 2010.
Fiat Sedici
La compatta 4x4 è frutto di una joint venture con la giapponese Suzuki (SX4). Fu infatti costruita negli stabilimenti ungheresi della casa nipponica ed ebbe un buon riscontro di vendite fino all'uscita dai listini nel 2014. Anche la piccola 4WD fu disegnata dalla matita di Giugiaro.
Mentre il 2006 sarà l'anno della apprezzata due volumi Fiat Bravo, due importanti novità nella gamma Fiat (che nel frattempo aggiorna la corporale identità con il nuovo logo che ricorda quello degli anni '60) usciranno nel 2007:
Fiat 500
Ancora oggi un best-seller, prese forma da una concept-car presentata a Ginevra nel 2004, la Trepiuno, che suscitò l'interesse di molti. Alla sua presentazione parteciparono 100.000 persone lungo le rive del Po. Prodotta in Polonia ed in Messico, sarà la spina dorsale del nuovo corso della Fiat di Sergio Marchionne.
sarà proprio l'Ad italo-canadese a presentarla negli Stati Uniti, dove la Fiat ritornava sul mercato dopo più di trent'anni di assenza totale. Dal lancio ad oggi la 500 ha già affrontato due restyling. Disponibile anche nella versione cabrio e con motore bicilindrico Multiair.
Nel 2010 sarà la volta del Suv Fiat "Freemont", nient'altro che un'operazione di rebadging della Dodge Journey precedentemente uscita anche sul mercato italiano con il logo della casa Usa e di due restyling di modelli precedentemente in listino, il multispazio "Doblò" e la "Fiat Punto Evo".
L'anno successivo, il 2011 sarà la volta della terza serie della Panda, che si caratterizza per le forme tipiche con quadrati dagli angoli stondati.
Nel 2012 sarà completata la famiglia della 500 con la versione di dimensioni maggiori:
Fiat 500L
Il successo importante della piccola di casa Fiat lanciata 5 anni prima spinse la Fiat a sfruttarne il nome per il modello che manderà in pensione la Idea, la Musa e la Multipla. la 500 "Lunga" pur conservando le linee caratteristiche della sorella minore è un vero sport utility urbano. Si pone sul mercato come diretta concorrente della Mini Countryman. Il successo non si farà attendere, e la 500L sarà presto affiancata dal modello a passo lungo 500L "Living".
Nel 2014 a completare la famiglia della 500 sarà introdotta la crossover della serie, la
500X
La crossover torinese nasce sul pianale della sorella americana Jeep Renegade, ed è disponibile anche in versione a trazione integrale.
Nel 2015 arriverà la nuova fiat Tipo, proposta nelle versioni a 2,3 e monovolume ed il primo restying della 500, dopo 8 anni di presenza nei listini, mentre nel 2016 la Fiat di Sergio Marchionne uscirà con la nuova interpretazione di un mito della casa di Torino, la due posti "124 Spider"
ALFA ROMEO
Quando Sergio Marchionne si insediò ai vertici del gruppo Fiat il manager trovò come nel caso della Fiat alcuni modelli a fine corsa come la 156 e la 147 (un buon successo per entrambe ma ormai datate). Durante il primo anno della direzione di Marchionne fu lanciata la 159, una vettura nata nel segno della continuità con la precedente 156. In Italia avrà particolare successo la versione Sportwagon. Oltre all'aggiornamento della Spider con uno stile aggiornato alle linee della 159, l'operazione più importante per il biscione.
Si trattava della piccola di casa Alfa Romeo: la
Alfa Romeo MiTo
Costruita a Mirafiori sul pianale della Grande Punto, esordisce nel 2008. E'ispirata alla superar 8C Competizione ma è l'Alfa per tutti, in particolare rivolata ad un pubblico di giovani e giovanissimi. Buono il successo nei 10 anni di permanenza in listino.
Due anni dopo la MiTo sarà la volta di un'altra Alfa che porta un glorioso nome del passato: la "Giulietta". Prende il nome dalla gloriosa berlina degli anni '50 ed esce in occasione del centenario del biscione. Nel 2013 sarà la volta della piccola coupé sportiva 4C, costruita a Modena negli stabilimenti Maserati. La linea richiama le gloriose stradali da competizione degli anni '60-70 (Disco Volante, 33, Giulietta Sprint).
Alfa Romeo Giulia
E' presentata nel 2016 e si pone nel segmento delle berline di lusso presidiato da Audi e Bmw, secondo l'impostazione voluta da Sergio Marchionne per il ricollocamento del marchio verso le fasce più alte del mercato. Nella versione più potente, la Giulia monta un V8 biturbo da 510 Cv di derivazione Ferrari. La Giulia sarà affiancata dal primo Suv con il marchio del biscione, la Stelvio.
LANCIA
Sotto la direzione di Sergio Marchionne, il glorioso marchio di Chivasso è stato quello maggiormente ridimensionato: oggi ha praticamente soltanto un modello in listino, la Ypsilon. Quando Fiat si unì a Chrysler nel 2007, Marchionne iniziò un piano di re-badging con modelli Chrysler in listino, rinominando la berlina 300C come "Thema" e il monovolume Grand Voyager come "Lancia Voyager" dal 2011 in avanti. Tutti i progetti nati negli anni precedenti l'arrivo del manager italo-canadese furono accantonati (soprattutto quello della nuova "Fulvia Coupè")
JEEP
Nel 2009 Fiat acquisisce il 20% delle azioni di Chrysler e quindi anche del marchio che rappresenta il fuoristrada più famoso del mondo. Nel 2011 Fiat controllerà la maggioranza azionaria del marchio Usa sotto la guida di Sergio Marchionne. La casa torinese ereditava modelli già commercializzati in Italia ma concepiti per il mercato americano e semplicemente adattati nei propulsori per il mercato europeo. Dal 2012 in poi le fuoristrada a stelle e strisce saranno ri-progettate su pianali comuni con le altre vetture del gruppo. Il nuovo corso di Jeep avrà nella compatta Renegade la sua punta di diamante in termini di apprezzamento e di vendite. Il marchio Jeep è quello sul quale Sergio Marchionne ha scommesso di più, con l'annuncio di 10 nuovi modelli nei prossimi anni.
FERRARI E MASERATI
I due mitici marchi italiani erano da anni nel gruppo Fiat quando arrivò Marchionne nel 2004. La Maserati fu ceduta da De Tomaso alla casa torinese nel 1993. Passata al gruppo Ferrari, rientrerà nel Fiat Group nel 2005. Il suo mercato è globale, in particolare radicato in Nord America. Sotto la guida dell'italo-Canadese brillano gli astri delle Ghibli nelle versioni berlina e cabrio, affiancate dal Suv Levante. Nel 2014 la casa del tridente compie 100 anni, e Marchionne avrebbe sognato un ritorno del marchio in F1 come avvenuto per Alfa Romeo. L'ultima novità presentata proprio in occasione del centenario è òa Alfieri. Nel periodo di Sergio Marchionne il marchio modenese fa un grande balzo in avanti interini di produzione, passata da poco più di 6.000 unità alle oltre 46.000 del 2016.
Per quanto riguarda Ferrari, la storia del mito di Maranello segue un percorso diverso rispetto agli altri marchi del gruppo FCA. Sergio Marchionne rileva le quote acquisite in precedenza dalla finanziaria di Abu Dhabi Mubadala. Nel 2015 Sergio Marchionne quota alla Borsa di New York e l'anno successivo, dopo averla scorporata da FCA, anche alla borsa di Milano. All'arrivo del manager italo-canadese i modelli di punta Ferrari erano la F430 e la 360 Modena. Gli anni di Marchionne hanno visto il successo di modelli come la 599 Fiorano, la 612 Scaglietti, la superar "LaFerrari", la cabrio California e la 458 Italia fino all'ultima 488 Pista. Ad oggi il fatturato è di circa 3,5 miliardi di euro. Marchionne lascia la guida di Ferrari con la rossa di Maranello all'inseguimento di Mercedes, con il "suo" Sebastian Vettel al secondo posto nella classifica piloti. Il manager era subentrato alla guida della Scuderia nel 2014, prendendo il posto di Luca Cordero di Montezemolo.