Veneto Banca e Popolare di Vicenza: 5 cose da sapere
Perché si torna a parlare di fusione tra i due istituti, entrambe controllati dal Fondo Atlante
Un incontro a tre tra Gianni Mion, presidente della Popolare di Vicenza, il suo omologo in Veneto Banca, Beniaminno Anselmi e Alessandro Penati, numero 1 di Quaestio sgr, la società proprietaria del fondo salva-banche Atlante. E' il summit che, secondo il Sole24Ore, è in programma oggi a Milano e che dovrebbe dare il via alle prime manovre per la fusione tra Veneto Banca e la Popolare di Vicenza. Si tratta di un'operazione che sembrava temporaneamente accantonata e che invece potrebbe riprendere quota. Ecco, di seguito, alcune cose da sapere per capire la ragione per cui oggi si apre di nuovo la prospettiva di un'aggregazione tra i due istituti.
Due banche, stessa crisi (o quasi)
Tra inchieste e arresti degli ex manager, sono mesi che Veneto Banca e la Popolare di Vicenza attraversano una crisi nera. Colpa delle precedenti gestioni che, con una politica del credito dissennata e con prestiti concessi agli amici degli amici, hanno portato le perdite del 2015 di entrambe gli istituti a livelli stellari (770 milioni per Veneto Banca e 1,5 miliardi di euro per la Popolare di Vicenza).
Il salvataggio di Atlante
Entrambe gli istituti veneti sono ancora in piedi grazie all'intervento del fondo salva-banche Atlante. Questo grande investitore istituzionale, creato dalla società di gestione Quaestio sgr con la regia del governo, è infatti intervenuto a sottoscrivere i titoli inoptati negli aumenti di capitale di entrambe le banche. Le due operazioni (una risale a maggio e l'altra a giugno 2016) sono state un completo flop e oltre il 90% delle azioni offerte sul mercato sono rimaste invendute.
Azionista unico
Comprando quasi tutti i titoli rimasti inoptati negli aumenti di capitale, il Fondo Atlante è divenuto azionista unico (o quasi) di entrambe le banche. Oggi può fare il buono il cattivo tempo nella gestione.
Gli esuberi del personale
Tutte e due le banche sono alle prese con una ristrutturazione difficile. Nei giorni scorsi, per esempio, il presidente della Popolare di Vicenza Mion ha annunciato circa 1.300-1.500 esuberi nel personale. Anche Veneto Banca ha problemi simili con la previsione di 700 esuberi.
I tempi dell'operazione
La fusione dovrebbe essere messa in cantiere entro la fine dell'anno ma ci vorranno mesi prima che diventi effettiva. E' probabile che l'aggregazione, se ci sarà, si perfezioni nella prima metà del 2017.