Elio e le Storie Tese
Musica

Elio e le Storie Tese si ritirano con un concerto a Milano. Perché ci mancheranno

La band milanese ha deciso di smettere dopo trent'anni di successi perché "fuori tempo nell'epoca dei youtuber". L'ultimo singolo è "Licantropo vegano"

"E' importante capire quando dire e basta e quando è ora di passare a qualcos'altro. Non si torna indietro".

Con queste parole Stefano Belisario, in arte Elio, ha annunciato ieri sera in un'intervista a Le Iene che il concerto del 19 dicembre al Forum di Assago (Milano) sarà l'ultimo della gloriosa carriera degli Elio e Le Storie Tese, che subito dopo si scioglieranno.

"Dopo scadremo come la mozzarella, anche se sarà possibile consumarci ancora alcuni giorni dopo", hanno scherzato Elio, Cesareo e Faso. Alla domanda se chiudere così è un modo per portare più gente al tour, Elio non ha dubbi: "L'addio tira anche più della figa".

Poi si fa serio e spiega che "ci vuole l'intelligenza di rendersi conto di essere fuori dal tempo. Youtuber, rapper, influencer: queste sono le persone che parlano ai giovani oggi".

Un concetto esplicitato poi sulle colonne de "Il Messaggero": "Siamo gente che suona bene dal vivo in un mondo di giovani che vogliono solo youtuber, blogger, follower. Ma soprattutto non vogliamo finire come i Ramones. Al loro ultimo concerto provai una tristezza infinita. Non erano più loro e non voglio arrivare a quel punto".

Una decisione che era da tempo nell'aria, come ci anticipò Elio in un'intervista a "Panorama.it" di due anni fa: "Il cofanetto è il punto d’inizio dell’ultima fase degli Eelst. Non vogliamo chiudere in fase calante, ma vogliamo salutare il pubblico con i fuochi d’artificio. Ci stiamo riunendo proprio in questi giorni con gli altri componenti del gruppo per pensare a come farlo. Aspettatevi a breve delle sorprese”.

Sui progetti futuri, Elio non rinuncia alla sua proverbiale ironia corrosiva: "Sto pensando a un progetto raeggeton: premi un tasto e dopo non devi preoccuparti più della musica".

Il segreto per reggere oltre 30 anni insieme, spiega, è stato "ridere come pazzi". La gioia più grande è stata la nascita dei suoi figli, mentre il dolore maggiore è stata la morte di Feiez. "E' morto sul palco insieme a noi -ricorda Elio commosso- la cosa più terribile, ma anche più fantastica perchè muori facendo la cosa che ti piace di più al mondo".

Cesareo dubita che, dopo lo scioglimento, si frequenterà con gli altri membri del gruppo anche perchè "non ci vediamo neanche adesso, oggi ci incontriamo solo quando dobbiamo lavorare".

"Rock demenziale" è una definizione riduttiva della musica di Elio e le Storie Tese, un caleidoscopio di generi musicali eterogenei, il cui comune denominatore è la satira dissacrante che da sempre caratterizza i testi delle canzoni.

La prima formazione esordì in un concerto del luglio 1980 alla festa del CAF San Siro, davanti a un pubblico di una decina di pensionati: Elio alla chitarra e alla voce, "Cortellino" (Paolo Cortellino) al basso e "Zuffellato" (Pier Luigi Zuffellato) alla batteria.

In trentasette anni di attività la band milanese ha sperimentato, con impareggiabile ironia e gusto per lo sberleffo intelligente, i generi musicali più disparati.

Merito dei tanti anni di duro studio al Conservatorio, dove si sono diplomati tutti i componenti della band, che forniscono un tappeto musicale di alto livello ai testi dissacratori e corrosivi delle loro canzoni.

Fin dal fulminante album d’esordio Elio Samaga Hukapan Kariyana Turu del 1989, un frase in cingalese che è preferibile non tradurre qui, è evidente l’impronta di Frank Zappa, uno dei maggiori sperimentatori musicali di sempre, che fa da contraltare a testi di puro cabaret.

Basti pensare alle canzoni cult Cara ti amo, un divertentissimo spaccato dei rapporti di coppia in cui è facile identificarsi, o Tapparella, irresistibile rievocazione delle famigerate feste delle medie, tra balli lenti, giochi della bottiglia e bicchieri di plastica con su scritto il proprio nome.

Nei nove album successivi il gruppo non si è fatto mancare nulla: cori bulgari, collaborazioni con Raul Casadei e Giorgia, un film porno con Rocco Siffredi nel quale compaiono come figuranti, improbabili record,come quello del concerto più lungo della storia.

A conferma del suo multiforme talento, Elio è stato giudice in tre edizioni di X Factor, mostrando ottime doti di talent scout, nonchè protagonista in una versione da camera de Il barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini e della versione italiana del musical La famiglia Addams, in coppia con Geppi Cucciari, con la traduzione e l’adattamento di Stefano Benni.

Ma su tutto, negli Elii, come li chiamano affettuosamente i fan, emerge un grande talento musicale e un'impareggiabile attitudine allo sberleffo intelligente, che si è rivelato anche al Festival di Sanremo, dove si sono classificati secondi con le geniali La terra dei cachi e La canzone mononota, mancando di poco il podio più alto.

I loro concerti, ravvivati dall'ugola d'oro di Paola Folli, si trasformano spesso e volentieri in happening in cui può succedere di tutto, grazie anche all’istrionismo del jolly Mangoni, amatissimo dai fan degli Eelst per le sue irresistibili performance.

Le canzoni si prolungano ben oltre la lunghezza dell'album e l'interazione con il pubblico fornisce ogni sera degli spunti sui quali Elio indirizza la scaletta, in un rapporto osmotico tra ciò che succede sopra e sotto al palco.

Oltre alle loro canzoni, la band milanese è solita omaggiare nei live i loro idoli musicali degli anni Settanta con cover travolgenti di brani pescati dal repertorio del classic rock, senza disdegnare qualche ironica incursione nella disco music, a cui hanno dedicato anche un loro brano.

Nell'ultimo concerto del 19 dicembre a Milano, oltre ai loro immancabili cavalli di battaglia Cara ti amo, Servi della gleba, Taparella, Pippero, John Holmes, La terra dei cachi e Supergiovane, gli Elii suoneranno alcune canzoni che non facevamo da tanto tempo, in omaggio ai loro fedelissimi sostenitori della prima ora, e il nuovo singolo Licantropo vegano, in radio e disponibile sulle principali piattaforme streaming e in digital download dal 20 ottobre.

Per l’occasione verrà realizzato un 45 giri esclusivo, cimelio imperdibile di una delle band italiane più apprezzate da pubblico e critica. Il vinile sarà in vendita in esclusiva sul sito Musicfirst.it a partire dal 31 ottobre.

I biglietti del concerto d'addio, prodotto e organizzato da F&P Group, sono già disponibili in prevendita su fepgroup.it, su ticketone.it e nelle prevendite abituali.

"Ci teniamo a salutare il nostro pubblico con una cerimonia di un certo livello -affermano Elio e le Storie Tese- Inoltre vogliamo lasciare un bel ricordo, di persone ancora giovani e scattanti".

Parole & Dintorni
La locandina del concerto d'addio degli EELST

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Gabriele Antonucci