Fabrizio De André avrebbe 78 anni: le 15 canzoni indimenticabili
La complessa figura di Faber è stata affrontata recentemente nel biopic "Principe libero", che ha diviso in due il pubblico
De André ha raccontato con poesia l'uomo, la sua vita e le sue fragilità
Sono passati quasi vent'anni dalla scomparsa di Fabrizio De Andrè, morto l’11 gennaio 1999, un notevole lasso di tempo che, invece di offuscare il valore culturale e popolare del suo lavoro, rende ancora più doloroso il distacco dal cantautore genovese, tornato al centro dell'attualità grazie al biopic Principe libero che, come era prevedibile, ha diviso in due il pubblico.
De Andrè, che oggi avrebbe compiuto 78 anni, si serviva della musica per raccontare l'uomo, la sua vita, le sue fragilità. Ha saputo portare al centro dell’attenzione chi da sempre era considerato e collocato ai margini della società: emarginati, ribelli e prostitute. Non si può prescindere dalla forza dei suoi testi e dalla curiosità che trasmetteva, in modo silenzioso, portando l'ascoltatore, quasi senza accorgersene, a leggere L’antologia di Spoon River, i Vangeli Apocrifi o ad ascoltare Georges Brassens, Leonard Cohen e Bob Dylan.
Il cantautore genovese, inoltre, ha avuto il merito di aver liberato il dialetto dalle pastoie delle vecchie ballate popolari, traghettandolo nella musica moderna e assegnandogli una centralità che non aveva mai avuto prima di lui. «Bocca di rosa», una delle sue canzone più famose, è un po’ l’emblema della sua poetica. De Andrè, nelle sue canzoni, parte sempre da un episodio di vita per raccontare “le umane cose” ed il loro evolversi secondo schemi prestabiliti e sempre uguali. A meno di un atto di coraggio che implica il voler essere sé stessi, liberi da qualsiasi etichettatura sociale. Un atto che, spesso, si paga caro.
L’uomo-vittima di De Andrè combatte sempre quello che non conosce, perché gli ricorda la parte più oscura di sé. L’uomo-eroe è quello che sceglie di scegliere. Ovviamente, la strada più difficile.
Vediamo insieme le 15 canzoni indimenticabili di Faber, consapevoli che sono solo una piccola parte della sua eredità [Cliccare sopra su Avanti]