Fast & Furious 8 e il lato (poco) scuro di Vin Diesel - Recensione
Charlize Theron nemico letale ma statico che divide la famiglia. Da Cuba a New York al ghiaccio russo, le corse d'auto sono sempre la parte migliore
Dal ruggente inizio per i vicoli dell'Avana, passando per il pandemonio di carrozzerie ammassate di New York, fino allo scivoloso rombare sui ghiacci in Russia, Fast & Furious 8 finalmente arriva al cinema, dal 13 aprile. Chiassoso e pieno di auto su auto, il film è più scuro che divertente. O meglio, chiaroscuro.
Ci presenta un Vin Diesel, alias Dom Toretto, più torbido. Ma ci vuol ben poco per capire che Dom scuro e sleale non riesce proprio a esserlo. La sua compagna Letty, la sexy Michelle Rodriguez, lo sa. E noi pure. Con buona pace del regista F. Gary Gray, che non riesce a mantenere alto il livello di suspense sul cambiamento repentino di Dom, facendo sì che la trama diventi ben presto prevedibile. È prevedibile anche la dedica simbolica a Paul Walker. Ma quella ci sta, alla grande. Fa parte del cuore grande, semplice e rumoroso della saga, che ha proprio in questo il suo ingrediente di successo.
Ecco la nostra recensione di Fast & Furious 8.
Il Toretto che non ti aspetti
Nella sua luna di miele con Letty all'Avana, Dom viene disturbato da una bionda e minacciosa presenza: Cipher (Charlize Theron) mette Dom di fronte a un nodo irrisolto del suo passato. Gli basta vedere una misteriosa immagine per diventare il Dom che non ti aspetti. Ma c'è una frase sibillina lasciata a Letty che rassicura: "Ci vediamo quando tutto è finito".
Quando il vecchio amico Hobbs (Dwayne Johnson) riunisce la squadra di Dom per una missione speciale e segreta, Dom volta le spalle a quella che definisce la cosa più bella della sua vita, la sua "famiglia allargata". La cyber-terrorista Cipher sembra la sua nuova alleata. Hobbs, Letty, Tej (Ludacris), Roman (Tyrese Gibson) e la nuova componente della famiglia Ramsey (Nathalie Emmanuel) sono disorientati. Roman se ne esce così: "Brian saprebbe cosa fare". E sì, Brian O'Conner non c'è più. Il suo attore Paul Walker è morto nel 2013 in un incidente d'auto. Questo è il primo capitolo della saga - escluso l'episodio giapponese Tokyo Drift - del tutto senza di lui. Nessuno se lo puoi dimenticare. Di certo non se lo dimenticherà neanche Dom. Non diciamo altro per evitare spoiler.
Un nemico micidiale ma statico
In Fast & Furious 8 tornano nemici recenti, sotto nuove vesti. Riecco Deckard Shaw (Jason Statham) e suo fratello Owen (Luke Evans), rispettivamente villain di Fast & Furious 7 e Fast & Furious 6. Ma il vero nemico è Cipher. Con lunghi capelli biondi con dread, Cipher è il rivale più statico mai visto. Si limita a star in cabina di regia, impartendo ordini con voce pacata e fosca, hackerando qua e là. Pur non tenendo mai un volante in mano e non pigiando un acceleratore, riesce però a creare scontri infernali, autentiche carneficine di auto, ammassi fragorosi di carrozzerie.
Questo espediente di sceneggiatura (scritta da Chris Morgan) è abbastanza ingegnoso, anche se toglie la dinamicità viscerale degli scontri diretti, muso contro muso, rabbia contro rabbia. Il personaggio di Charlize Theron rimane quindi un "oggetto" misterioso distante. Letale e pericoloso, certo, ma un mandante di morte, mai un esecutore diretto. Ne perde in carisma e appeal.
Letty vs Cipher: vince Michelle Rodriguez
Nel duello a distanza tra bellezze che gravitano attorno a Dom è Letty ad avere la meglio. Vince lei in sensualità e magnetismo.
Michelle Rodriguez dà sangue, carne e muscoli al suo personaggio. Poche parole, ma sguardi che soffrono e comprendono. La bellissima Charlize Theron questa volta sembra meno bella. Tra Letty e Cipher la battaglia è presto vinta: Letty ha tutto quello che ha fatto la fortuna di Fast & Furious: fuoco, azione, cuore.
Le tre scene più spettacolari
Per gli amanti delle quattro ruote, Fast & Furious 8 è il consueto sfoggio di bolidi, che rappresentano ancora una volta la parte migliore della saga. La produzione questa volta ha voluto strafare in abbondanza di auto coinvolte, distrutte, macerate, schiacciate.
La scena d'azione più bella e caliente è senza ombra di dubbo quella che porta scompiglio all'Avana. "L'ingegnosità cubana di mantenere la funzionalità dei motori - siano anche tosaerba, trattori, o parti di barche – rappresenta lo spirito, quello dei motori modificati, che era perfetto per Dom e per questo film", dice Morgan.
All'Avana si corre la "Cuban mile", tra vicoli cittadini, curve strette, sfrecciando nel traffico. E Toretto si rivela ingegnoso più di un cubano.
L'altro momento di ricordare per gli appassionati di auto è l'indigestione di macchine in movimento folle e sconclusionato ambientato a New York. Cipher fa muovere da sole, senza pilota, le vetture della City, come fossero zombie. Ipnotizzando a distanza anche le macchine di un parcheggio sopraelevato, crea un'autentica pioggia di auto.
Dal calore cubano al ghiaccio russo, è fonte di spettacolo anche l'ultima sequenza d'azione (in realtà girata in Islanda). Roman può sfoggiare una Lamborghini arancio fluo che spicca sul niveo sfondo. Tej sale su un carro armato militare Ripsaw.
Le new entry: super Helen Mirren
In Fast & Furious 8 ritroviamo una gradita presenza, il "Signor Nessuno", l'enigmatico funzionario governativo, spiccio e affabulatore, interpretato da Kurt Russell. Tra le new entry, al suo fianco, c'è il suo pupillo, Eric Reisner alias Piccolo Nessuno, interpretato da Scott Eastwood. Il suo personaggio non vuole sostituire Brian. Di certo però la sua entrata nel cast ha avuto una risonanza profondamente emotiva. L'attore era un vecchio amico di Paul Walker, dal 2005, quando hanno lavorato insieme sul set di Flags of Our Fathers, diretto dal padre di Scott, Clint Eastwood.
Eric è un personaggio non troppo dirompente, discreto. Non un conquistatore. Crea comunque simpatici siparietti con quel burlone ingenuo di Roman.
La new entry migliore, seppur relegata a un piccolo spazio, è Helen Mirren. È lei la raffinata Brit che incontra segretamente Dom. Molto a suo agio in mezzo all'intrigo, arrogante e riservata, nasconde un enorme (e anche un po' comico) senso di protezione della famiglia. Perché la famiglia, insieme alle auto, è sempre la protagonista numero uno.
La presenza della diva inglese in Fast & Furious 8 risponde a un preciso desiderio della Mirren. A una festa degli Oscar nel 2106 incontrò Diesel e ammise di esser affascinata dalla saga e di avere un debole per la guida delle auto veloci, spiegandogli la passione di suo nipote per il franchise. Diesel era rimasto impassibile, ma in verità era entusiasta del suo incontro: "Ogni desiderio della Dame Mirren è un ordine", ha detto poi. "Nel giro di una settimana, Gary, Chris e io abbiamo scritto il suo personaggio. Ironia della sorte, il suo nuovo ruolo è stato un regalo per noi. È stata la giusta connessione che tardivamente ho capito fosse necessaria per la nostra trama. Fino ad oggi, una delle scene che preferisco è proprio insieme a Helen Mirren".