Il tour di Fedez e J-Ax arriva a Milano: la recensione del concerto
Ieri la prima data al Forum della tournée di "Comunisti col Rolex". Uno show valorizzato dal repertorio multigenerazionale dei due artisti
Chiamatela "Storia di un'accoppiata vincente". L'unione tra Fedez e J-Ax ha funzionato per il loro disco "Comunisti col rolex" e continua a funzionare anche nella dimensione live.
Lo show del duo dai grandi numeri (il loro disco è stato in vetta alla classifica Fimi/Gfk per tre settimane) vede una platea davvero eterogenea. La creazione della coppia è riuscita nell'intento di unire due pubblici davvero differenti: ad applaudire Fedez e Ax ci sono bambini, teenager e over cinquantenni. E nessuno si sente fuori luogo.
La scaletta comprende trenta brani, medley inclusi: si attinge dai progetti solisti precedenti dei due (compreso quello di J-Ax con gli Articolo 31) ma - ca va sans dire - non mancano i brani del nuovo album. Fedez arriva anche a impugnare la chitarra: il cantante legato a Chiara Ferragni è a suo agio e dà il benvenuto alla sua Milano: "Finalmente a casa!".
L'apertura del live è affidata a Paolo Jannacci che suona Bella ciao al pianoforte. Si parte con Musica del cazzo, poi un medley de Il bello d'esser brutti e Pensavo fosse amore e invece... Il palcoscenico - strutturato su due piani - simula una piramide: il riferimento è alla scalata sociale tanto criticata dai due. I successi dei due continuano: il pubblico impazzisce per Spirale ovale e per Assenzio. J-Ax è diventato da poco padre e, durante Intro, modifica volutamente il testo: "Sarà che, oltre a un bambino, Dio mi ha dato due milioni di nipoti": l'applauso parte spontaneo.
Molti brani di "Comunisti col rolex" (esattamente la metà) e dei singoli repertori di Ax e Fedez sono in featuring. Questo può diventare un problema per la dimensione live. E in effetti così è stato: in certi momenti i coristi non reggono il confronto con gli artisti coinvolti nei vari duetti. Peccato.
Nella loro prima data al Forum, Fedez e J-Ax non erano da soli sul palco. Loredana Bertè ha duettato con loro in Allergia (e - tra le altre cose - ha pure "baciato" il chitarrista della band) e Nek è salito sul palco cantando Anni luce. Con un "Ciao raga" l'artista emiliano ha salutato il pubblico dei due tra gli applausi.
Qualche stonatura dei due non impedisce al pubblico di divertirsi e di sentirsi coinvolto in uno show che a dir la verità non stupisce in modo eccessivo (il momento - già visto durante il Pop-Hoolista Tour - in cui Fedez si lancia sul parterre all'interno di una palla trasparente è davvero necessario?) ma riesce forse in un intento più importante: fa compagnia. Ripercorre successi e lo fa senza momenti di pausa o noia. Uno show dal ritmo serrato che non può fare altro che coinvolgerti.
Alcuni brani dal vivo hanno un impatto molto forte sul pubblico: tra gli altri facciamo riferimento a Generazione boh, Domani smetto e Magnifico. Tra i momenti più emozionanti dello show, invece, un medley acustico di 21 grammi, Sembra semplice e L'hai voluto tu: tre brani nei quali i due si raccontano in modo sincero. E lo si percepisce bene.