Foo Fighters: in "Concrete and Gold" prevale l'oro del rock - Recensione
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Foo Fighters: in "Concrete and Gold" prevale l'oro del rock - Recensione

Il nono album della band di Dave Grohl, prodotto da Greg Kurstin, è una felice sintesi tra hard rock e pop

Una delle sfide più difficili, per una band con oltre venti anni di carriera alle spalle, è evolvere il suo sound senza però snaturare lo stile che ha conquistato milioni di fan, in un difficile esercizio di equilibrismo tra la voglia di cambiare e la necessità di essere riconoscibili.

Una sfida vinta ancora una volta dai Foo Fighters, la più grande rock band emersa negli ultimi vent'anni, una gioiosa macchina da guerra in grado di riempire gli stadi di tutto il mondo con il suo sanguigno rock con venature punk. Anche l'Italia, paese generalmente restio a buona parte del rock di qualità made in Usa, è stata conquistata dall'energia degli album dei Foo Fighters.

La band di Dave Grohl ha pubblicato oggi in tutto il mondo il nuovo album Concrete and Gold (Roswell/RCA Records), il nono della loro articolata discografia.

"Ho voluto che questo disco avesse più di qualunque altro il più grande suono Foo Fighters: che fosse un gigantesco album rock ma con il senso della melodia e dell'arrangiamento di Greg Kurstin: la versione dei Motorhead di Sgt. Peppers o di Pet Sounds rifatto dagli Slayer, qualcosa del genere, per intenderci".Dichiarazioni impegnative, a cui si aggiunge l'ulteriore dettaglio di un “suono in cui si incontrano l’estremismo dell’hard rock e la sensibilità del pop”.

Ha esagerato, questa volta, il buon Dave? Non proprio, perché è innegabile che la radici dei brani di Concrete and Gold affondino nel rock a cavallo tra gli anni Sessanta e l'inizio degli anni Settanta, con un gusto melodico e armonico difficile da trovare nel rock contemporaneo senza, però, risultare troppo semplice e "commerciale".

Il segreto del successo di Dave Grohl e, di conseguenza, dei suoi album, si trova in queste parole di Butch Vig, uno dei più importanti produttori rock contemporanei che ha lavorato con Nirvana, Smashing Pumpkins,Garbage e Foo Fighters: "Dave non è uno che va in studio e che registra un disco come fanno tutti. Lui vuole che ci sia sempre una storia dietro. Il pubblico lo segue perchè capisce che è uno sincero. Dave è il ragazzo della porta accanto che ce l'ha fatta".

Grohl ce l'ha fatta ancora una volta in Concrete & Gold, in italiano "Cemento e oro", come a dire un album solido e prezioso, un titolo assolutamente azzeccato, soprattutto per quanto riguarda la lucentezza dell'oro.

Il disco è stato anticipato a sorpresa il 1 giugno dal singolo Run, valorizzato da un video epico diretto da Dave Grohl, caratterizzato da un pregevole guizzo creativo e in cui i bombardamenti di versi e il crescendo del chorus si combinano perfettamente con un’adrenalinica performance della band, che suona per un pubblico inedito.

Strepitosa la lunga title track, curiosamente collocata in fondo all'album, che riesce nel miracolo di tenere insieme Black Sabbath,Pink Floyd e Beatles in una canzone ricca di sorprese.

Una vera e propria chicca è il rock-blues di Sunday Rain, cantata da Taylor Hawkins con Paul McCartney alla batteria (“È entrato in studio senza mai averlo sentito, ha sentito il demo acustico e ha fatto due take perfetti”, hanno raccontato i Foo Fighters).

Make it right è un funk-rock ricco di groove in cui è evidente l'ispirazione di due giganti come Jimi Hendrix e Prince, mentre in La Dee Da, caratterizzata da chitarre distorte e sature, il southern rock a la Allman Brothers incontra lo stoner.

Un discorso a parte merita la delicata Happy Ever After (Zero Hour), un brano folk arioso e irresistibile, con splendide armonie vocali alla Beach Boys, che, siamo certi, sarà uno dei momenti più emozionanti del prossimo tour della band.

Convince pienamentre la produzione non invasiva di Greg Kurstin, già al lavoro con star del pop come Adele, Sia e Lily Allen, che è riuscito a non snaturare il caratteristico suono dei Foo Fighters, arricchendolo di nuove armonie e rendendolo, un po' come ha fatto Mark Ronson con l'ultimo disco dei QOTSA, più appetibile a un nuovo pubblico.

“C’è ancora qualcuno che fa dischi rock, andiamo a conquistare questo cazzo di mondo” ha detto pomposamente Grohl a proposito di Concrete and Gold.

Non sappiamo se conquisterà il mondo, ma certamente l'album conquisterà i cuori di milioni di fan in tutto il mondo, impazienti di ascoltare i nuovi brani dal vivo, dove i Foo Fighters non temono rivali.

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Gabriele Antonucci