La tecnologia che trasforma i soldati americani in cecchini
Sistemi computerizzati e fucili intelligenti per allenare l’esercito alla guerra di domani. Come se il mondo fosse un videogioco
Lotta digitale e digitali alla lotta. Non si tratta di un claim da sponsorizzare al prossimo forum sulla sicurezza della NSA ma di uno degli obiettivi intrapresi del governo degli Stati Uniti. Oltre ad implementare il sistema di attacco e difesa del cyberspazio, con o senza l’aiuto dell’Agenzia di Sicurezza, lo US Army sta cercando di migliorare sempre di più i propri soldati “di terra”, quelli che combattono in mezzo ai campi o sulle colline, coloro che, finora, l’iPad lo utilizzavano solo per distrarsi negli intermezzi tra un’azione e l’altra.
Nell’ottica di migliorare strumenti e persone, l’esercito a stelle e strisce ha acquistato un kit da guerra super tecnologico o meglio “all’ultimo grido”, in grado di trasformare semplici soldati in infallibili cecchini, di quelli che centrerebbero un bersaglio in movimento anche dopo intere ore senza dormire. Ma in che modo? La “magia” è resa possibile da Tracking Point, azienda che produce fucili intelligenti con l’obiettivo dichiarato di “migliorare l’efficienza del paese in tempo di guerra”.
Il fucile smart di Tracking Point ha debuttato lo scorso anno e ha la particolarità di essere dotato di un computer che aiuta i soldati a centrare un obiettivo a più di 1 chilometro di distanza, l’equivalente di dodici campi da football; una misura che non sarebbe facile da coprire al solo sguardo “aumentato” (binocoli, telescopi), figuriamoci nel caso di una persona che deve sparare cercando di centrare un bersaglio. La facilità disarmante con cui un militare può eseguire un’operazione del genere deriva da un forte concentrato di tecnologia e tecnica.
Sulla parte superiore del fucile quello che sembra un normale obiettivo è in realtà la conseguenza di anni di studio e di ricerca hi-tech. Alla base vi è il “Networked Tracking Scope”, ovvero una speciale modalità che permette di seguire in automatico, tramite un puntino sullo schermo, un obiettivo in movimento, con la possibilità di caricare il tiro, premendo un solo bottone, e rilasciarlo al momento opportuno. Ma non è tutto.
Prima di accorgersene, il sistema di computer interno ha già calcolato diverse variabili come la distanza, il vento, la velocità dell’obiettivo ed eventuali ostacoli ambientali. Il tutto si unisce alla presenza, sul fucile, di una connessione Wi-Fi con la quale creare un server privato e visualizzare su smartphone e tablet quello che vede l'obiettivo dell'arma. Il tutto ricorda gli ultimi videogiochi che trattano il tema della guerra, da Call of Duty a Battlefield, dove l’immaginazione e la creatività degli autori sembrano superare la realtà. Tracking Point ha dimostrato esattamente il contrario, con qualche dubbio sull'andarne fieri o meno.
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