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Gatto nero day, una giornata per superare le superstizioni

Gatto nero day, una giornata per superare le superstizioni

Il 17 novembre ricorre la festa per riabilitare quello che è il simbolo per antonomasia della sfortuna

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#Gattoneroday

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Non è facile essere un gatto nero. Si trascorre l’esistenza con la sensazione di essere sbagliati. Se qualcuno incontra un gatto nero per strada cambia direzione, si prodiga in gesti scaramantici e nei peggiori dei casi grida: “Pussa via gattaccio”.

Per contrastare la superstizione e la cattiveria vulgata circa i felini che somigliano a pantere è stata istituita, il 17 novembre, la Giornata mondiale del gatto nero che, quest’anno, ironia della sorte, è arrivata all’edizione numero 13.

Si tratta di una festa simbolica nata con l’intento di esorcizzare una paura che arriva dal Medioevo connessa alla stregoneria, al colore del lutto e a tutte le denotazione che comporta il colore nero.

In epoca di social network, poi, la Giornata del gatto nero si è trasformata in un’occasione per condividere su Twitter, Instagram o Facebook le foto più svariate di chi il gatto nero se lo tiene sul divano.

E sapete perchè si dice che un gatto nero che attraversa la strada è presagio funesto? La diceria arriva da lontano, da quando si girava a cavallo, specie di notte e il gatto nell’oscurità si confondeva e attraversando la strada all’improvviso spaventava i cavalli che finivano per disarcionare i cavalieri. Ma fossero stati cani, nutrie, galline o conigli il risultato sarebbe stato lo stesso.

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