Ghostbusters, il film con le acchiappafantasmi: 5 cose da sapere
Alla faccia degli "haters", le ragazze divertono. Sono lontane dall'ironia sottile di Murray & co., ma le risate non mancano
Quando l'iconica musichetta realizzata da Ray Parker Jr. apre Ghostbusters, il reboot al femminile della saga comica fantascientifica anni '80 firmata Ivan Reitman, un sorriso fa capolino in viso. Ed è subito chiaro che il nuovo film di Paul Feig vuole attingere a man basse dai fasti passati senza timori reverenziali.
Le quattro donzelle acchiappafantasmi sono protagoniste di una commedia giocata più su gag, camei e umorismo sonoro anziché sottile. Non raggiungono l'ironia diffusa e acuta di Bill Murray & co., ma comunque divertono. Il nuovo Ghostbusters non sarà probabilmente un'opera destinata a diventare cult, come è stato per i due lungometraggi predecessori, ma assolve il compito che ci si aspetta da una simile uscita estiva: intrattenere.
Dal 28 luglio al cinema, ecco 5 cose da sapere su Ghostbusters:
1) Le ragazze divertono
Ad avere a che fare con apparizioni maligne di classe 4 e simili non sono più i beneamati Venkman (Bill Murray), Stantz (Dan Aykroyd), Spengler (Harold Ramis) e Zeddemore (Ernie Hudson) di Ghostbusters - Acchiappafantasmi (1984) e Ghostbusters II - Acchiappafantasmi II (1989). Ora sono quattro donne. Anche qui c'è un trio iniziale di scienziate - o pseudo tali - a cui si unisce in corso d'opera una donna (di colore) del tutto lontana dal mondo degli studi.
Melissa McCarthy e Kristen Wiig, già insieme sempre alla corte di Feig ne Le amiche della sposa, interpretano rispettivamente Abby Yates ed Erin Gilbert, due studiose coautrici di un libro sul paranormale le cui strade si sono separate. Erin, aspirando a una cattedra alla Columbia University, si è dissociata da quelle idee. Quando il libro torna a intersecare la vita di Erin, volente o nolente le due si ritroveranno. Questa volta per toccar con mano presenze spettrali (nel vero senso della parola: una poltiglia appiccicosa di origine sinistra). E per dare insieme caccia ai fantasmi. Con loro la nuova collega di Abby, l'ingegnere nucleare Jillian Holtzmann, incarnata da Kate McKinnon. La quarta arrivata sarà invece l'operaia della metro di New York, Patty Tolan, interpretata da Leslie Jones.
La chimica tra le quattro non è ai massimi livelli, ma il carisma individuale di qualcuna (Kate McKinnon su tutte) compensa. La sceneggiatura dello stesso Feig e di Katie Dippold (sceneggiatrice di Corpi da reato, commedia con McCarthy e diretto da Feig) abbraccia lo spirito del film originale, anche se non è un mostro di brillantezza. Scova comunque qua e là conigli nel cilindro per strappar risate (vedi Chris Hemsworth). Ha ritmi contemporanei - nel bene e nel male -: oggi spesso conta più la "velocità" che la solidità della struttura.
2) Kate McKinnon, il faro comico
Non è la vulcanica Melissa McCarthy il faro comico di Ghostbusters, come ci si aspetterebbe. Con i suoi occhiali spessi e la spavalderia scaltra, Kate McKinnon conquista irrimedabilmente. È la sua verve maliziosa e sfrontata che mantiene in orbita il film. Membro del cast del Saturday Night Live, attrice comica trentaduenne, è dotata di una briosa vena di follia come pure di fascino.
Reitman, regista dei due primi capitoli cult e produttore di questo nuovo film, ha detto: "Per la parte di Jillian Holtzmann avevamo bisogno di un'attrice che andasse un po’ fuori dagli schemi. Ho visto degli sketch straordinari in cui Kate McKinnon imita Justin Bieber, e cattura la sua essenza in modo esilarante e del tutto originale. In Ghostbusters ha apportato un'energia comica unica e perfetta per la sua parte! Kate ha un potenziale da non sottovalutare".
3) Quel tontolone (sexy) di Chris Hemsworth
Se gli acchiappafantasmi anni '80 avevano nel loro team la segretaria svagata e dai toni sarcastici Janine Melnitz, interpretata da Annie Potts, le donzelle non possono che avere un segretario. E il segretario è niente meno che il Thor della Marvel, Chris Hemsworth, che sfodera il suo inatteso lato comico. Si chiama Kevin Beckman e ha più muscoli che neuroni. Indossa occhiali senza lenti ("perché si sporcano meno"), è ottuso, del tutto inconsapevole, alquanto stupido, e con le sue uscite spiazzanti e assolutamente fuori contesto garantisce risate.
4) L'ignobile campagna degli "haters"
Appena si è diffusa la notizia di un nuovo Ghostbusters, molti fan (o pseudo tali) dell'originale hanno iniziato una vera e propria campagna d'odio nei confronti del film di Feig e delle loro protagoniste, con commenti on line misogini e razzisti. Appena il trailer ufficiale è stato pubblicato su YouTube, è stato assalito da una valanga di "pollici giù" (al momento 979.708) e da critiche durissime e offensive, ancor prima di vedere il film.
A pagarne le conseguenze soprattutto la povera Leslie Jones, che forse nel quartetto è la meno efficace ma di certo non si merita tutta l'immondizia cadutale addosso. Su Twitter ha ricevuto insulti e giudizi aprioristici, cattivi e razzisti, veri e propri attacchi personali. Feig l'ha difesa lodando la sua professionalità e lanciando l'hastag #LoveForLeslieJ. Un portavoce di Twitter è intervenuto garantendo azioni contro diversi account dal comportamento oltraggioso e violento, segnalati dalla Jones e da altri utenti.
Ma la reazione più netta - e forse tra le più attese - è quella di Dan Aykroyd, uno degli interpreti del vecchio team Ghostbusters, che ha speso ottime parole sulla Jones ("è una grande autrice e una grande attrice comica") e ha detto degli "haters": "Queste persone sono degli insignificanti moscerini. Degli sfigati senza una vita che possono a malapena permettersi di pagare il wi-fi che usano".
5) Quei camei rigeneranti
Ghostbusters è ovviamente pieno di citazioni dell'originale, dal fantasmino verde che Ray Stantz definì "un aborto di tubero" al gigantesco uomo della pubblicità dei Marshmallow (rivisto nel look e nell'origine).
Ma sono soprattutto i camei un'ondata di freschezza rigenerante, che riempie la sala cinematografica di gridolini divertiti. Bill Murray è il primo a comparire, nei panni di uno studioso scettico che non crede ai fantasmi. Dei reduci del vecchio cast, ancora in vita, non manca nessuno (c'è anche Annie Potts!). A voi il piacere di scoprirli.