Golden Globe 2024, i premi: vince Oppenheimer, non ce la fa Garrone
Niente da fare per l'Italia: il film francese Anatomia di una caduta ha la meglio su Io capitano. Domina il biopic di Nolan sul padre della bomba atomica, che conquista cinque statuette tra cui miglior film drammatico. La migliore commedia è Povere creature! di Lanthismos
L’Italia esce a mani vuote dai Golden Globe 2024: Io capitano di Matteo Garrone non ha vinto come miglior film in lingua straniera. Ha avuto la meglio il film francese, vincitore anche al Festival di Cannes, Anatomia di una caduta. Ma il trionfatore dell’edizione 81 dei Golden Globe, la prima non sotto il verdetto dell’Hollywood Foreign Press Association, scioltasi dopo le accuse di razzismo ed errori etici, è Oppenheimer. Il film di tre ore di Christopher Nolan, dedicato al fisico J. Robert Oppenheimer, il padre della bomba atomica, ha vinto cinque Golden Globe, tra cui il più importante come miglior film drammatico. E poi migliore regia, migliore attore in un film drammatico a Cillian Murphy, migliore attore non protagonista in un film drammatico a Robert Downey Jr., migliore colonna sonora a Ludwig Göransson.
Barbie di Greta Gerwig, che era il film re delle nomination con nove candidature, alla fine porta a casa solo due statuette, così come Povere creature! di Yorgos Lanthimos e Anatomia di una caduta, che vince anche come migliore sceneggiatura.
La commedia sulla bambola della Mattel in chiave femminista conquista il Golden Globe alla migliore canzone con What was I made for? di Billie Eilish O'Connell e Finneas O'Connell e quello al miglior incasso al botteghino, nuova categoria che ha fatto esordio quest’anno, sotto l’egida della Dick Clark Productions che ora possiede e produce i Golden Globe Awards.
Povere creature!, Leone d'oro all'ultima Mostra del cinema di Venezia, è miglior film commedia o musicale e la sua protagonista Emma Stone è migliore attrice: per lei il secondo Golden Globe della carriera tra otto nomination. Precedentemente aveva vinto per La La Land. «Per me questa è una storia d’amore», ha detto l’attrice a proposito della stravagante reinterpretazione del mito di Frankenstein di cui è faro assoluto. «Ma in questo senso: il mio personaggio Bella si innamora della vita stessa piuttosto che di una persona, e accetta il bene e il male in egual misura».
Lily Gladstone, che in Killers of the Flower Moon di Martin Scorcese è la sfortunata compagna di un Leonardo DiCaprio insidioso e letale, ha vinto il Golden Globe come migliore attrice in un film drammatico. È la prima nativa indiana a raggiungere un simile riconoscimento. Ha aperto il suo intervento con parole pronunciate nella lingua dei Piedi Neri, la tribù a cui appartiene. «Questo premio è per ogni ragazzino là fuori, urbano o nativo, che abbia un sogno, che vede se stesso rappresentato e le nostre storie raccontate da noi stessi con parole nostre, con alleati straordinari».
Emma Stone con il Golden Globe vinto per "Povere creature!" (Foto: Ansa/EPA/Allison Dinner)
Cillian Murphy, al suo primo Golden Globe, è invece alla sesta collaborazione con Nolan. «La prima volta che ho camminato sul set di Chris Nolan sapevo che era diverso», ha detto nel suo discorso di accettazione della statuetta. «Dal livello di rigore, dal livello di concentrazione, dal livello di dedizione, sapevo che ero nelle mani di un regista visionario».
Robert Downey Jr. ha subito scherzato così sul palco del Beverly Hilton Hotel di Beverly Hills: «Ho preso un betabloccante quindi sarà un gioco da ragazzi». E poi: «La gente è venuta da me fin dall’estate dicendo che ero, cito, “irriconoscibilmente sottile” come Leonard Strauss. Ai miei colleghi candidati: non facciamo finta che questo sia un complimento».
Nolan, alla sesta nomination ai Golden Globe, ha vinto la sua prima statuetta. Per lui, però, era la seconda volta sul palco della cerimonia di premiazione: nel 2009 aveva accettato il Golden Globe postumo di Heath Ledger come miglior attore non protagonista ne Il Cavaliere oscuro. «Allora fu complicato e impegnativo per me», ha detto il regista.
Gioia anche per Paul Giamatti, non nuovo a simili emozioni: è la sua terza vittoria dopo le statuette vinte nel 2009 per John Adams e nel 2011 per La versione di Barney. Ora ha vinto come miglior attore in un musical o in una commedia per la sua interpretazione in The Holdovers - Lezioni di vita, in cui è un professore scontroso, solitario e tutt’altro che affascinante: «Sicuramente questa è la prima volta che questo premio viene assegnato a un attore che ha interpretato un uomo che puzza di pesce», ha scherzato accettando il premio.
Sul fronte televisivo, invece, le serie vincitrici sono Succession, migliore serie drammatica, e The Bear, migliore serie tv musicale o commedia. Succession era forte di nove nomination e ha portato a casa ben quattro premi.
Ecco la lista completa dei Golden Globe 2024.
Premi per il cinema
Miglior film drammatico
Oppenheimer di Christopher Nolan
Miglior film commedia o musicale
Povere creature! (Poor things) di Yorgos Lanthimos
Miglior regista
Christopher Nolan per Oppenheimer
Migliore attrice in un film drammatico
Lily Gladstone per Killers of the Flower Moon
Migliore attore in un film drammatico
Cillian Murphy per Oppenheimer
Migliore attrice in un film commedia o musicale
Emma Stone per Povere creature! (Poor things)
Migliore attore in un film commedia o musicale
Paul Giamatti per The Holdovers – Lezioni di vita
Migliore attrice non protagonista
Da’Vine Joy Randolph per The Holdovers - Lezioni di vita
Migliore attore non protagonista
Robert Downey Jr. per Oppenheimer
Miglior film in lingua straniera
Anatomia di una caduta di Justine Triet (Francia)
Miglior film d'animazione
Il ragazzo e l'airone di Hayao Miyazaki
Migliore sceneggiatura
Justine Triet e Arthur Harari per Anatomia di una caduta
Migliore colonna sonora originale
Ludwig Göransson per Oppenheimer
Migliore canzone originale
What was I made for?, Billie Eilish & Finneas (Barbie)
Miglior successo al botteghino
Barbie di Greta Gerwig
Premi per la televisione
Miglior serie drammatica
Succession
Miglior attrice in una serie drammatica
Sarah Snook per Succession
Migliore attore in una serie drammatica
Kieran Culkin per Succession
Miglior serie commedia o musicale
The Bear
Migliore attrice in una serie commedia o musicale
Ayo Edebiri per The Bear
Migliore attore in una serie commedia o musicale
Jeremy Allen White per The Bear
Miglior miniserie, serie antologica o film televisivo
Lo scontro
Migliore attrice in una miniserie, serie antologica o film televisivo
Ali Wong per Lo scontro
Migliore attore in una miniserie, serie antologica o film televisivo
Steven Yeun per Lo scontro
Migliore attrice non protagonista in televisione
Elizabeth Debicki per The Crown
Migliore attore non protagonista in televisione
Matthew Macfadyen per Succession
Miglior cabarettista in televisione
Ricky Gervais - Ricky Gervais: Armageddon