5 libri sulla guerra in Crimea
Il primo conflitto moderno si combatté 160 anni fa nella penisola ucraina, ancora oggi motivo di tensioni con la Russia
La pericolosa partita che si sta giocando in queste ore tra Ucraina, Russia e comunità internazionale, ha come primo campo da gioco la Crimea, una regione storicamente non nuova alle crisi diplomatiche. Esattamente 160 anni fa, sulla penisola che si tuffa nel Mar Nero, l’Impero Russo si scontrò contro Gran Bretagna, Francia, Impero Ottomano e Regno di Piemonte e Sardegna, in quella che si ricorda come la prima guerra combattuta con armi moderne, nonostante tattiche e metodi di battaglia fossero ancora quelli del periodo napoleonico.
Questo mix di nuove tecnologie e vecchia organizzazione, oltre all’incapacità di molti ufficiali in tutte le parti coinvolte, fu tra le ragioni del bagno di sangue che ne risultò. Quasi un presagio di quello che sarebbe successo qualche decennio dopo con la Prima guerra mondiale .
Nella guerra di Crimea, per certi versi, si fece anche un pezzetto d’Italia. Il Piemonte, grazie alle trame di Cavour, vi partecipò accanto ai vincitori, guadagnando un ampio peso politico europeo e l’appoggio di Napoleone III nella lotta risorgimentale contro gli austriaci.
Abbiamo selezionato cinque titoli per riscoprire quegli eventi e comprendere meglio il perché quella regione sia ancora così importante negli equilibri internazionali.
La guerra di Crimea (1853-1856) – Alberto Caminiti (Liberodiscrivere)
Uno dei più recenti saggi italiani sull’argomento, trattato attraverso una visione globale e non per singoli episodi o punti di vista: dagli antefatti politici agli errori diplomatici che diedero fuoco alle polveri, fino al Trattato di pace di Parigi.
Lettere dalla Crimea 1855-1856 – Ettore Viale Bertolè (Carocci)
L’autore fu una figura di rilievo nell’entourage di Vittorio Emanuele II. A ventisei anni partecipò al conflitto di Crimea, all’interno del contingente piemontese mandato da Cavour in aiuto a francesi e inglesi. Questo volume raccoglie le lettere che inviò ai familiari, in una sorta di diario giornaliero attraverso il quale registrò la propria esperienza fra combattimenti, malattie, condizioni ambientali, scontri di civiltà e culture.
Balaklava – Terry Brighton (Longanesi)
È la ricostruzione di uno dei più famosi episodi del conflitto. Il 25 ottobre 1854 i seicento uomini della Brigata leggera della Divisione di cavalleria britannica, di stanza nella base di Balaklava, si lanciarono al galoppo all’attacco di una batteria di cannoni russi: eroismo o inutile carneficina?
Gloria o morte. Crimea 1853-56 – Robert B. Edgerton (Il Saggiatore)
La quotidianità dei combattenti inglesi, esposti alle malattie e alla fatale impreparazione degli ufficiali, è la protagonista di questo saggio di Edgerton. L’autore sottolinea il netto contrasto fra i ricchi e nobili comandanti e la massa di soldati, per la maggior parte poveri e analfabeti.
I racconti di Sebastopoli – Lev Nikolaevic Tolstoj (Garzanti)
Il maestro russo partecipò come ufficiale di artiglieria al sanguinoso assedio di Sebastopoli, tra il settembre 1854 e il settembre 1855. La sua esperienza è narrata in questi tre diversi racconti, uniti per il comune intento di denunciare fermamente l’assurdità della guerra.
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- La guerra di Crimea (1853-1856) – Alberto Caminiti (Liberodiscrivere)
- Lettere dalla Crimea 1855-1856 – Ettore Viale Bertolè (Carocci)
- Balaklava – Terry Brighton (Longanesi)
- Gloria o morte. Crimea 1853-56 – Robert B. Edgerton (Il Saggiatore)
- I racconti di Sebastopoli – Lev Nikolaevic Tolstoj (Garzanti)