Il festival di Sanremo del 1968: storia e foto
L'edizione di 50 anni fa, vinta da Sergio Endrigo con al debutto Baudo. Presenti Albano, Ranieri, Leali e Don Backy contro Celentano
L'appuntamento davanti a milioni di Italiani era per giovedì 1 febbraio 1968, sul palco del Casinò di Sanremo.
La giornata si era aperta con l'assedio dei fotografi davanti all'ingresso dell'Hotel des Anglais che si accalcavano per immortalare per primi la bellezza sexy di Eartha Kitt, la cantante soul afro-americana chiamata ad esibirsi tra gli stranieri che avrebbero cantato in coppia con gli italiani nella 18a edizione del Festival di Sanremo.
Fin dai primi scatti fu chiaro l'intento degli organizzatori capeggiati da Gianni Ravera di dare scandalo davanti ad un paese ancora bigotto e conformista. Bastava guardare il vestito succinto della Kitt.
Seguì l'uscita dall'albergo dell'imponente sagoma di un colosso della musica nera d'oltreoceano: Louis Armstrong, accompagnato dal grande xilofonista jazz Lionel Hampton.Il "Satchmo" sgrana gli occhi, forse ancora incredulo per il cachet stratosferico offerto per la sua partecipazione. Dichiara alla stampa di essere felice e di amare gli spaghetti, sorridendo a mille denti nelle foto insieme a Claudio Villa e Lara Saint Paul. Gli altri stranieri che si esibiranno al Casinò saranno Wilson Pickett, Dionne Warwick, Paul Anka, Roberto Carlos, Timi Yuro, Shirley Bassey
Arrivano i "nostri"
Tra i "nostri", si parte con un'esclusione: la canzone scritta da Domenico Modugno per il festival viene scartata dalla giuria (della quale fa parte anche Renzo Arbore). Il testo di "Meraviglioso" fu scartato per gli espliciti riferimenti al suicidio quando su Sanremo ancora aleggiava l'ombra di Luigi Tenco, che proprio nei giorni del festival di un anno prima si era tolto la vita sparandosi in testa. Il Domenico nazionale dovrà accontentarsi di cantare una canzone scritta da altri in coppia con Tony Renis.
Celentano contro Don Backy, la faida nel "Clan"
Al sorriso raggiante della Kitt e di Armstrong fecero da contraltare alcuni malesseri: quelli fisici dell'esordiente Albano Carrisi, afflitto dall'influenza, e quelli personali di Celentano, scuro in volto per lo scontro con il suo storico braccio destro nel Clan, Don Backy. Quest'ultimo aveva denunciato il molleggiato per una presunta "doppia contabilità", truffa a svantaggio dei cantanti della sua etichetta. Si ritroveranno in gara l'uno contro l'altro, con Adriano "costretto" ad interpretare proprio un brano dell'ex-amico, "Canzone", in coppia con Milva. Alle prove del pomeriggio Celentano è irriconoscibile: si tiene la pancia e accusa malessere. Se la prende con i tecnici per la qualità del suono sul palco e poco dopo sparisce senza lasciare traccia.
Esordienti promettenti
Si attendono esordienti che avranno un grande peso negli anni a venire: in primis il presentatore Pippo Baudo, allora trentaduenne. Con lui l'attrice e giornalista lombarda Luisa Rivelli. Sul palco saliranno per la prima volta Massimo Ranieri ("Da bambino" in coppia con I Giganti), Fausto Leali ("Deborah" di Paolo Conte e Pallavicini, in coppia con Wilson Pickett). E ancora Nino Ferrer ("Il Re d'Inghilterra", in coppia con Pilade). Tra i big si attendono le esibizioni di Celentano, Gigliola Cinquetti, Iva Zanicchi, Ornella Vanoni, Little Tony, Tony Renis, Domenico Modugno, Johnny Dorelli, Antoine, Gianni Pettenati.
Il Festival: le canzoni, i vincitori, i sogni proibiti
È il ciuffo di Little Tony ad aprire la kermesse, con "Un uomo piange solo per amore", in coppia con Mario Guarnera. Canta anche Gigliola Cinquetti che presenta "Sera" in coppia con Giuliana Valci. La canzone è di Roberto Vecchioni, e sarà ripresa nel 1971 dal cantautore milanese nel suo album "Parabola" (quello di Luci a San Siro) con il titolo "Lui se n'è andato".
Alla fine della serata è in testa la Vanoni con la giovane Marisa Sannia, che avevano presentato "Casa bianca". Il clou fu però l'esibizione di Eartha Kitt, anche se sarà eliminata alla prima esibizione.
Canta "Che vale per me" (Terzi, Rossi) e toglie il sonno agli Italiani, con le seppur vaghe trasparenze del lungo abito bianco in contrasto con la pelle scura. Ancheggia vagamente, cantando in un italiano veramente poco comprensibile per lo scarso preavviso e la breve preparazione del pezzo. Il giorno dopo si aprirà un dibattito: come si porranno le nostre Orietta Berti, Iva Zanicchi, Ornella Vanoni di fronte alle movenze "sexy" delle star americane? Sono ormai lontane le braccia generose di Nilla Pizzi?
Se l'Italia ha voglia di cambiamento, un aiuto arriva anche dal cantante francese Antoine. Durante la seconda serata presenta il futuro tormentone, "La Tramontana", assieme a Gianni Pettenati. Tre modelle venute da Milano spieganoin carne ed ossa (e gambe) al pubblico qual'è il motivo per cui il cantante è disorientato nel testo della canzone.
Un ingenuo feticismo sottende al significato del ritornello: è il pizzo delle sottane delle tre ragazze che ballano agitandosi assieme ad Antoine, la ragione del turbamento. Nasce un putiferio, interviene la censura RAI. Al francese sarà vietato di ripetere l'esibizione con le tre bellezze ballanti. A meno che queste non stiano immobili a fare da sfondo. Ma ormai l'immagine è sdoganata da milioni di telespettatori che sognano un'Italia meno puritana, che vada almeno di pari passo con le conquiste economiche del boom.
Il verdetto
La sera del verdetto arriva preceduta dal precipitare degli eventi tra Celentano e Don Backy. Si vocifera addirittura che Adriano potrebbe essere arrestato per ordine del Procuratore di Milano Vaccari durante gli interrogatori ai dipendenti del Clan. Il molleggiato replica annunciando che, dopo l'ultima interpretazione della canzone scritta da Don Backy per Sanremo 1968, avrebbe bloccato tutti i dischi dell'ex socio chiedendo 200 milioni di danni.
Le canzoni di Don Backy passano entrambe in finale. Vincerà il festival Sergio Endrigo, con oltre 30 voti di scarto sulla seconda classificata, proprio una canzone di Don Backy. "Casa Bianca" porta alla ribalta la navigata Vanoni assieme alla giovane cantante sarda Marisa Sannia, la futura "gazzella di Cagliari" . La canzone sarà utilizzata nella colonna sonora del film "Alfredo Alfredo" di Pietro Germi.
Al terzo posto ancora una canzone firmata Don Backy e cantata dall'ormai nemico Celentano in coppia con Milva, "Canzone". Al momento della premiazione, Adriano si nega lasciando a Don Backy spazio per criticarne l'esecuzione. Il primo degli esordienti nella classifica finale sarà Fausto Leali con la canzone scritta da Conte e Pallavicini.
"Perdere la tramontana"
Sergio Endrigo vince il festival con "Canzone per te", scritta dallo stesso in coppia con Sergio Bardotti ed eseguita assieme al cantante brasiliano Roberto Carlos. La colonna sonora dell'anno della contestazione cominciava con il trionfo di una canzone profonda e malinconica su un amore finito, il cui ricordo è coltivato come un fiore da vedere sbocciare.
Quando i riflettori si spensero sul palco del Casinò si accenderà la rivolta degli studenti che chiederanno di rompere con il "sistema", anche nelle canzonette. Si aprirà la strada all'impegno politico ed all'affermazione della lunga stagione del cantautorato, mentre le star degli anni a venire si erano affacciate nella tre giorni ligure, Pippo Baudo in primis. Le braccia materne di Nilla Pizzi, simbolo della società cristallizzata del decennio precedente, non erano mai state così lontane. Meglio "perdere la tramontana" alla fine, e sognare le tre modelle di Antoine.