In arrivo una nuova euro-fregatura?
Si moltiplicano le voci contro i fornelli a gas, prima di chiedere gli (ennesimi) nuovi divieti in nome dell'ecologia sarebbe utile pensare prima a valide alternative, ammesso che esistano
Arriva il freddo, le vendite di pompe di calore e di fornelli elettrici a induzione languono, e guarda caso esce fresca fresca la notizia della pericolosità ecologica dei fornelli a gas. L’agenzia Ansa rilancia lo studio secondo il quale l'Italia sarebbe il Paese europeo più colpito dall'inquinamento da fornelli a gas: 12.706 morti premature l'anno secondo la prima stima scientifica a cura dell'Università spagnola Jaume I, che ha anche contato quasi 40.000 vittime nell'intera Unione – dove in un terzo delle abitazioni si cucinerebbe a gas - e nel Regno Unito a causa del diossido di azoto (No2).
Secondo i ricercatori spagnoli l’Italia doppia la Polonia, cui seguono Romania, Francia e Uk, dove più famiglie cucinano con i tradizionali fornelli. La responsabile "politiche globali di salute pubblica" della Europe Public Health Alliance, Sara Bertucci, spiega: «Per troppo tempo è stato facile ignorare i pericoli dei fornelli a gas che, come le sigarette, sono un piccolo fuoco che riempie la nostra casa di inquinamento. I veri impatti sono probabilmente maggiori di quelli previsti in questo studio».
E chi se ne importa se l’alternativa è sempre l’energia elettrica, troppo costosa senza impianti di produzione dal nucleare, e anche se senza più gas, in caso di blackout si resta al freddo, al buio ma anche a pancia vuota. Le fa eco Francesco Romizi, responsabile comunicazione di Isde Italia, sottolineando la necessità di un intervento immediato delle istituzioni: «I governi dovrebbero prendere l'iniziativa per aiutarci a smettere di usare il gas, proprio come ci hanno aiutato a smettere di fumare. Dobbiamo promuovere un cambio di paradigma, incoraggiando l'adozione di soluzioni più pulite per proteggere le persone, specialmente le categorie più vulnerabili come bambini e anziani».
Sa tanto di ennesima eco-imposizione in arrivo dalla Ue, quelle create dal nulla con la scusa della sicurezza che poi diventano un boomerang economico per tutti. Certamente senza gas si ridurrebbero i rischi derivanti dalla presenza di una fiamma libera, ma non si pensi che l’induzione o i fornelli a incandescenza a propulsione elettrica siano privi di rischi, come dimostra l’aumento del numero di incendi domestici calcolati in taluni Paesi come Regno Unito, Olanda e Francia.